Il primo cittadino indagato insieme ad altre sette persone, tra responsabili di settore del comune e noti imprenditori, per presunte irregolarità negli appalti, corruzione e compravendita di voti
Nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti nello svolgimento delle procedure di gara, è finito agli arresti domiciliari il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola e condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e della stazione di Carbonara di Nola, hanno fatto emergere un quadro di generale irregolarità e “sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi particolaristici e di natura clientelare”.
I reati ipotizzati sono diversi: corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.
Secondo quanto ravvisato dagli investigatori tra il 2021 e il 2022 gli illeciti per quanto riguarda le procedure di gara avrebbero a che fare con manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione di alcuni edifici scolastici e gestione dei rifiuti. Sembrerebbe essere emerso anche un illecito in termini elettorali con voti promessi in cambio di assunzioni e altri benefici.
Oltre al sindaco, al suo secondo mandato nel comune in provincia di Napoli, sono stati raggiunti da misure cautelari cinque noti imprenditori della zona e due dipendenti comunali, responsabili di importanti settori dell’Ente.
Fabrizio Manfredonia