L’ASL Salerno potenzia la strumentazione a servizio dei cittadini. Si tratta di apparecchiature con tecnologia REMS prive di radiazioni ionizzanti
L’osteoporosi è ancora una malattia sottodiagnosticata e sottotrattata e rappresenta un problema di salute pubblica rilevante, in continua crescita nonostante i notevoli progressi nella gestione della malattia negli ultimi anni.
Per tale ragione l’Asl Salerno ha provveduto a installare e collaudate tre nuove apparecchiature con tecnologia REMS (acronimo di Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry), prive di radiazioni ionizzanti che consentono di conoscere e individuare lo stato di salute dell’osso.
Attraverso la veloce scansione ecografica sulla colonna lombare e sul femore, il dispositivo consente di misurare la densità minerale ossea senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, elaborando una vera e propria carta d’identità dell’osso. Durante la stessa scansione ecografica è possibile fornire anche il parametro che valuta la fragilità ossea (detto fragility score), che restituisce in maniera totalmente automatica un indice della qualità dell’osso (microarchitettura ossea).
Le apparecchiature sono state installate all’ospedale Andrea Tortora di Pagani, nel Distretto 64 di Eboli e a Salerno presso il poliambulatorio del Distretto 66 di via Vernieri.
L’assenza di radiazioni ionizzanti consente alla tecnologia REMS di utilizzare questa metodica su un eterogeneo panorama di pazienti, inclusi soggetti giovani, donne in gravidanza e pazienti fragili a rischio di osteoporosi secondaria (diabetici, oncologici, nefropatici, ecc).
I professionisti aziendali individuati sono stati infatti debitamente formati all’utilizzo dei nuovi densitometri, e potranno utilizzare i nuovi macchinari anche al fine di anticipare l’insorgenza dell’osteoporosi mediante l’esecuzione di prestazioni che ad oggi consentono di prevenire e monitorare continuamente la patologia.