La mostra, che sarà inaugurata alle 18 nella sede FAI di via Porta Catena 50, attenderà im suoi visitatori il mercoledì e venerdì dalle 18 alle 20 fino a fine novembre

“L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla ed indica il contenuto del futuro”. Così si espresse Vasilij Kandinskij, il padre dell’arte astratta, e lo testimoniano le sue stesse opere in cui i colori puri dilagano senza confini al di là del figurativo.
Quindi già per definizione la creatività deve essere libera da regole, da argini di qualsiasi tipo. Le quattro ceramiste: Ilaria Di Giacomo, Miriam Gipponi, Rosa Autilio e Amalia Ferrigno in mostra alla sede FAI Salerno da mercoledì 8 novembre (vernissage ore 18) fino a fine novembre.
Con il loro “Free made” al suo quinto appuntamento rivendicano prima di tutto la sconfinatezza di questa terra senza nome che le accomuna ma anche la libertà da qualsiasi etichetta o marchio. Le loro opere sono un libero fluire che dall’oscurità dell’inconscio e del sogno risalgono alla luce della coscienza e della fruizione collettiva. Tutte e quattro sono legate dalla manipolazione dell’argilla e quindi dai suoi tempi slow, lenti che si contrappongono alla velocità ed all’accelerazione che il nostro vivere contemporaneo ci impone, sono accomunate dal tridimensionale della ceramica che è l’arte più antica o meglio la Madre di tutte le arti.

Un'opera di Rosa Autilio
Un’opera di Rosa Autilio

Le quattro ceramiste attestano in questa esposizione la loro specificità, il loro stile individuale: Rosa Autilio è dal ’99 che ha scoperto per caso l’arte del modellare e di creare forme policrome. Prima classificata in ben due concorsi ceramici e presente in numerose mostre nazionali ed estere. Le opere presenti al F.AI. testimoniano nei contenuti la sua preparazione filosofica e si legano all’attualità in particolare alla tematica della guerra.
Altra ceramista in mostra è Ilaria Di Giacomo che, dopo studi di Arti applicate, si è specializzata a Faenza sui materiali del gres e della porcellana. Ma soprattutto ha approfondito il metodo Munari che poi ha applicato nella sua didattica presso vari sedi fra cui il Museo Città creativa di Ogliara. Attualmente collabora con botteghe, scuole ed associazioni di Salerno alla realizzazione di progetti e corsi di ceramica. La sua tematica di attualità è la donna con la sua femminilità e le sue tante sfaccettature.
Miriam Gipponi proviene da studi di architettura e design che contraddistingue le sue forme particolari ed innovative che vanno dai vasi, alle sculture fino ai gioielli. Vicepresidente del gruppo Pandora, è anche l’altra anima di quest’associazione di ceramiste, in quanto cura costantemente con successo e riconoscimenti gli allestimenti delle mostre nazionali ed internazionali indette da quest’ultima. Presenta la tematica di grande attualità dell’ambiente che attraversa l’architettura.
Amalia Ferrigno proviene da studi scientifici ed in particolare di geologia. Lavora da anni nella sperimentazione dell’argilla ed ha partecipato con l’associazione Pandora ad eventi nazionali ed internazionali. Ci propone attraverso il mito di Dafne il tema della violenza sulla donna e sull’interiorità.

Di Gabriella Taddeo

Gabriella Taddeo è laureata in Filosofia e lettere moderne. Ha pubblicato una notevole serie di saggi di critica d’arte e letteraria. È pubblicista dal 1995, ha collaborato e collabora con giornali e riviste (Il Mattino, Puracultura, La Città, Lapis arte, Arte e... Dossier sud, Lapilli, rivista T.A.G.S, L’attualità). È stata responsabile e curatore del Museo municipale “Città creativa” della ceramica dal 2001 ad ottobre 2018. Attualmente è direttrice della rivista semestrale internazionale Matres.