L’attore e autore nocerino, con la sua compagnia “Teatro d’autore”, porta in scena a Palermo la sua opera in memoria del sacerdote assassinato nella scuola dove insegnò fino all’ultimo giorno di vita
Un nocerino a Palermo per ricordare don Pino Puglisi nella scuola dove il sacerdote assassinato dalla mafia aveva insegnato fino all’ultimo giorno.
L’attore Carmine Pagano, dopo una lunga tournèe in tutta Italia, porta al Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” un suo spettacolo teatrale dal titolo “Nel nome di Dio”, dedicato proprio a don Pino, che venne assassinato a Palermo il 15 settembre 1993.
La performance teatrale, scritta, diretta e interpretata da Carmine Pagano con la partecipazione straordinaria di Gabriele Musco e Gemma Annunziata si terrà domani, giovedì 14 aprile. Don Puglisi è stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile: educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto cercava di sottrarli alla malavita, tanto da quest’ultima ebbe a decretare – per silenziarlo – il suo assassinio.
«Grazie alla sensibilità del professor Roberto Lopes e della dirigente dottoressa Rita Coscarella – ha dichiarato Carmine Pagano – Dopo venti anni di repliche in tutta Italia, finalmente si aprono le porte del Liceo Classico di Palermo dove ha insegnato don Pino fino all’ultimo giorno della sua vita. Non è facile riassumere e descrivere le emozioni che quel luogo farà rivivere in me e nei colleghi che mi affiancheranno. Pensare di essere a contatto con quelle mura, in quei corridoi in cui don Pino chissà quante volte si sarà soffermato a riflettere sul suo operato, sulle paure che sicuramente racchiudeva nel suo animo e che non faceva mai trapelare, essere lì con il nostro spettacolo potrà solo diventare una grande occasione di crescita morale e spirituale. Da questa esperienza, dal contatto con gli studenti del Vittorio Emanuele, con i docenti che hanno conosciuto don Pino e che hanno lavorato gomito a gomito con lui, porteremo nei nostri cuori un ricordo che ci accompagnerà per tutta la vita e che di gran lunga supererà in termini emozionali tutti quei consensi dei cosiddetti teatri regolari in cui il pubblico serale – conclude l’attore nocerino – ha applaudito e partecipato commosso al nostro spettacolo nel corso di questi lunghi anni di repliche».