Richiesta da sessantacinque professionisti la convocazione di un Consiglio comunale monotematico e della revoca dell’atto di indirizzo che ha bloccato l’edilizia cittadina

Non si ferma il braccio di ferro tra tecnici e amministrazione comunale di Nocera Superiore sui permessi a costruire nella cittadina dell’Agro.
«Stamattina – ci dice l’architetto Vincenzo Famiglietti – è stata protocollata al Comune di Nocera Superiore un’istanza sottoscritta da sessantacinque tecnici ( fra ingegneri, architetti, geologi, geometri operanti sul territorio comunale) rivolta al sindaco e a tutti i consiglieri comunali. Tale istanza rivolge formale invito perché ci si adoperi a richiedere la convocazione di una seduta monotematica di consiglio comunale avente ad oggetto la questione edilizia in conseguenza delle recenti sentenze del T.A.R. relative ai dinieghi di permessi di costruire opposti dagli Uffici Comunali alle richieste dei cittadini».

Ma come sta, nei termini, la vicenda che vede ormai da oltre un anno questo muro contro muro tecnici e amministrazione? Lo spiega in termini semplici lo stesso Famiglietti. «Tutto si basa sulla diversa interpretazione della legge regionale 16 del 2014 – dichiara l’architetto – Secondo la nostra interpretazione, confortata dal Consiglio di Stato e dalle sentenze recenti del Tar, il vincolo attualmente è valido solo nelle zone agricole, mentre per le città – come Nocera Superiore – dove non vi è stato l’adeguamento del Put (Piano Urbanistico Territoriale, ndr) vige il piano regolatore vecchio, e quindi si può costruire».
Vi sono state iniziative partitiche che non vi hanno visti partecipi.
«Infatti, per noi la questione è tecnica, non politica – risponde Famiglietti – Abbiamo chiesto al Comune che la nostra istanza sia notificata ai consiglieri comunali tramite messi e riterremmo giusto, per spogliare la questione da interferenze politiche, che una eventuale richiesta di convocazione consiliare (bastano quattro consiglieri) venga fatta dopo che è stata notificata ai componenti del parlamentino cittadino la nostra istanza. Abbiamo anche allegato una nostra proposta di revoca dell’atto di indirizzo assunto dalla Giunta comunale, così che possa essere discussa. La nostra proposta – come molti ricorderanno – fu fatta già nel Consiglio del febbraio 2015, ma allora l’amministrazione non ci ascoltò. Speriamo lo faccia oggi alla luce delle sentenze a noi favorevoli del TAR»

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