Il pari ottenuto nello scontro diretto col Sant’Agnello ha consolidato il primato dei rossoneri, il cui tifo sembra stia tornando ai fasti di un tempo
di Domenico Pessolano
Sarà un azzardo, ma possiamo dire che il calcio a Nocera sta tornando ai fasti di un tempo? Se non consideriamo la categoria nella quale il Città di Nocera milita, ci verrebbe da dire un grande “sì”. E il merito di tutto questo va solamente al pubblico, che nello scontro al vertice di ieri disputato con il Sant’Agnello, terminato 1-1, ha dato spettacolo dal primo all’ultimo minuto. Coreografia a parte, infatti, la tribuna e il settore dei distinti erano praticamente stracolmi di tifosi, pronti a supportare il loro Città di Nocera.
Città di Nocera che, con il pari ottenuto nel pomeriggio di ieri, ha consolidato ancor di più il primato in classifica e i tre punti di vantaggio sui Costieri. Insomma, ha agguantato un risultato prezioso, reso ancor più tale dal fatto che i rossoneri abbiano avuto la forza, grazie a un rigore di Carotenuto, di pareggiare subito la mortifera conclusione da fuori di Temponi. Un botta e risposta che sintetizza perfettamente quello che è stato l’andazzo di una partita nella quale nessuna delle due squadre è riuscita mai a predominare sull’altra. Piuttosto, a dominare il match ci hanno pensato la tensione dei calciatori, ma soprattutto un arbitraggio altamente negativo. Il rigore negato a De Liguori in pieno recupero e una lunga serie di sviste hanno condizionato fortemente il risultato finale. Risultato, almeno, per molti versi giusto e che va più che bene al Città di Nocera, ormai padrona del suo destino. E intanto, tra la Serie D e i rossoneri sono rimaste solo cinque partite.