A margine della scorsa gara del Città di Nocera, è stato presentato il progetto per migliorare la sicurezza del San Francesco, con un occhio di riguardo per i diversamente abili

di Marco Stile

Un’iniziativa certamente lodevole, per stare al passo coi tempi, e rendere lo stadio cittadino un posto vivibile per tutti. Al termine della partita di sabato scorso tra Città di Nocera e Scafatese, l’architetto Giuseppe Ferrara ha presentato, coadiuvato dal responsabile della comunicazione della società ospitante Marco Mattiello, e alla presenza della stampa locale, un progetto per adeguare il “San Francesco” ad alcune norme di sicurezza per gli spettatori e per chiunque voglia accedere all’impianto.

Ferrara ha parlato della sua idea di come dovrebbe essere lo stadio, commentando così: «Mi occuperò della funzionalità del “San Francesco” e della struttura circostante. L’iniziativa ha già avuto l’ok dell’amministrazione comunale, che ringraziamo. In cosa consiste? Vogliamo innanzitutto creare al più presto una copertura per i diversamente abili che vengono a guardare le partite. È importante, per dare possibilità a chi ci segue e non è in condizioni fortunate di avere uno spazio adeguato anche alle intemperie, per evitare di bagnarsi. Sarà un piccolo spazio che servirà a garantire un primo incentivo a chi ci segue con tanta passione, probabilmente più di noi. Ci auspichiamo di averla pronta entro fine campionato».
Il piano non riguarderà soltanto la copertura del tetto: «Ci sono delle piccole cose da correggere: non è possibile che migliaia di persone escano ed entrino da piccoli cancelli. Non bisogna aspettare tragici eventi per adottare misure di sicurezza adeguate come un’uscita in contemporanea. Sono misure importanti per far sì che la partita di calcio sia solo un momento di festa. Ma non bisogna correre: accoglieremo le prime iniziative, ma non abbiamo ancora avuto un approccio completo sulla tematica, sono discorsi che affronteremo più in là».

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