Gli esercenti di corso Vittorio Emanuele, via Gramsci e via Papa Giovanni XXIII hanno espresso il loro disappunto sulla nuova zona a traffico limitato. Presentate a Torquato alcune controproposte

di Valerio D’Amico

Mattinata movimentata per i commercianti di Nocera Inferiore, che hanno espresso in maniera netta e decisa il loro parere sulla questione Ztl. Serrande calate a metà e corteo di protesta dei titolari delle attività di corso Vittorio Emanuele, via Gramsci e via Papa Giovanni XXIII che, con tanto di manifesti “funebri”, hanno raggiunto il palazzo di città per esprimere al sindaco Manlio Torquato le loro perplessità sulla nuova zona a traffico limitato, entrata in vigore lunedì 1 febbraio per un periodo di prova di sessanta giorni.

Gli esercenti denunciano una notevole diminuzione degli incassi e grossi disagi per quei cittadini che avevano la possibilità di raggiungere le attività commerciali con l’automobile, mezzo necessario per trasportare merce ingombrante e per permettere ad anziani e persone a mobilità ridotta di non stravolgere le loro abitudini. Più che soddisfacente anche la partecipazione di residenti della zona e cittadini in genere, che lamentano un’eccessiva congestione di traffico nelle altre arterie stradali, in particolare via Roma e via Atzori, letteralmente paralizzate negli orari di punta.
Sul tavolo del primo cittadino è stata presentata una lista di controproposte alla sperimentazione della Ztl. I commercianti chiedono, in primo luogo, una variazione degli orari di operatività della stessa, limitata solo ai pomeriggi dei giorni feriali (dalle 18 alle 22 nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 marzo e dalle 18 alle 24 dal 1 aprile al 31 dicembre). Altre idee sono legate a servizi accessori all’istituzione della zona a traffico limitato: sosta gratuita per la prima ora nei parcheggi comunali; istituzione di strisce a pagamento in via Papa Giovanni XXIII, con relativo aumento del costo della prima ora di stazionamento da 0,80€ a 2€; richiesta di street control system, che faciliterebbe il lavoro della Polizia Locale nel punire i trasgressori; maggiore illuminazione del parcheggio sito nei pressi della stazione ferroviaria, con aggiunta di servizio navetta per raggiungere più agevolmente il centro della città.
Nei prossimi giorni la protesta non cesserà; i negozianti si attiveranno per una maxi raccolta di firme e scriveranno una lettera aperta indirizzata all’intera cittadinanza, nella speranza di raccogliere il maggior numero possibile di consensi.
Si preannunciano, dunque, oltre cinquanta giorni di fuoco, in attesa della decisione del sindaco Torquato, che si esprimerà in maniera definitiva dopo il periodo di prova, valutando i dati raccolti dalla Polizia Locale e quelli relativi alle polveri sottili per l’inquinamento.

Lascia un commento