Continuano le incursioni vandaliche più disparate tra l’indifferenza generale, compresa quella delle Forze dell’Ordine. Stremati dallo stress i pendolari, che spesso si ritrovano le convalidatrici fuori uso

Un altro schiaffo è stato inferto ieri alla stazione ferroviaria di Nocera Superiore. Scritte di presunta origine razzista sono spuntate in ogni angolo dei locali addetti ad accogliere i pendolari cittadini.

«La situazione è diventata insostenibile – racconta Mario, che in quel locale ci entra tutti i giorni per prendere il treno per Salerno dove lavora – Una biglietteria automatica installata per venire incontro alla difficoltà di trovare i tagliandi di viaggio durò pochissimi giorni prima di essere devastata, forse con delle spranghe. Le obliteratrici funzionano a settimane alterne. Il piazzale di parcheggio è diventato un immondezzaio con tutti i rischi per la salute di chi lo usa. Davvero mi vergogno ad essere cittadino di Nocera Superiore. Mi chiedo perché dal Comune tutti stiano zitti e non si facciano parte attiva per riportare la situazione alla normalità».
L’ultimo episodio, quello delle scritte xenofobe, è stato segnalato anche su Facebook dal signor Alex Maverick, che ha postato le foto che ci ha autorizzati ad utilizzare. Sono in molti in città a chiedersi  perché mai le Ferrovie, continuino indifferenti a subire tutti questi danni senza installare uno straccio di sistema di videosorveglianza. Le uniche telecamere presenti, infatti sono quelle che permettono di sorvegliare le barriere alla loro chiusura, così da intervenire quando (più spesso di quello che si può immaginare) qualcuno resta intrappolato sui binari. Eppure recentemente si è provveduto a disinfettare i binari con calce viva ed è stata riattintata la stazione, cambiando anche il sistema di illuminazione con uno a led.
Qualcuno, comunque, agli xenofobi cittadini non crede: i nordafricani presenti a Nocera Superiore sembrano decisamente bene inseriti nel tessuto sociale. Si pensa più – visto il periodo in cui il fatto si è verificato – ad una bravata natalizia compiuta sotto i fumi dell’alcool. 

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