Il sindaco contesta il sacco edilizio avvenuto a Nocera, a suo dire, dagli anni ’60. L’opposizione contesta l’eccessivo potere di valutazione concesso ai dirigenti
di Nicola Sorrentino
E’ stata la discussione sulle zone agricole a provocare scintille tra maggioranza e opposizione nell’ultimo consiglio comunale dell’anno. Che i toni potessero alzarsi del resto era cosa prevedibile, viste le tante discussioni andate in scena all’epoca del voto su quella delibera tanto contestata e votata, sempre al tempo, dalla sola maggioranza. Con il ricorso accolto e proposto da cinque privati con tanto di sospensiva da parte del Tar, l’amministrazione ha dovuto riprendere l’atto approvato per sottoporlo di nuovo all’assise. Con alcune modifiche ovviamente. Sono state però proprio quest’ultime a non essere state gradite da Pd, Fratelli d’Italia e dal resto dell’opposizione. La circostanza che vedrà il dirigente del settore Territorio e Ambiente impegnato a valutare il rilascio delle licenze edilizie, proprio non ha convinto. Non fosse altro per la “genericità” che a giudizio dell’opposizione traspare dalla nuova delibera – non a caso votata a fine giornata dalla sola maggioranza – e per il rischio che la stessa possa, a breve, essere di nuovo oggetto di un ricorso al tribunale amministrativo. I consiglieri comunali, a riguardo, hanno avuto tra loro scambi verbali piuttosto duri. Da una parte i consiglieri di maggioranza e lo stesso sindaco Torquato a rimarcare sia il “saccheggio edilizio” che ha subito dagli anni ’60 fino all’ultimo decennio la città di Nocera Inferiore e poi la salvaguardia del territorio, in attesa dell’approvazione del Puc. L’opposizione ha invece sottolineato “l’assenza di partecipazione” sulle proposte importanti, rimarcando come a riguardo non fosse mai stata convocata la commissione urbanistica, sede naturale di approfondimenti ed emendamenti. Particolarmente duri gli interventi di Antonio Franza e Giovanni Grimaldi: entrambi hanno chiamato in causa i dirigenti: «Sono loro – hanno detto – che dovranno controllare il rilascio delle licenze, ma sono anche corresponsabili di quello che il sindaco più volte ha denunciato». La difesa d’ufficio del sindaco su questi ultimi non è servita, visto che alle critiche del centrodestra si è unito dopo poco anche il Pd. E’ stato piuttosto duro e severo nei toni un successivo scambio di battute, sempre sull’argomento, tra il sindaco, Manlio Torquato, ed Enrico Esposito del Pd. E’ slittata ad una nuova seduta consiliare il punto relativo all’Ers, mentre sono stati approvati i regolamenti comunali sulla tutela degli animali, sulla celebrazione dei matrimoni civili e sull’utilizzo dell’aula consiliare. Approvata poi una variazione di bilancio relativa al rimborso Imu e ad ulteriori debiti fuori bilancio, pari a 118.000 euro. Tra questi comprese di nuovo sentenze di risarcimento per incidenti e sinistri stradali (nello scorso consiglio comunale, la maggioranza approvò 52.000 euro circa di risarcimento per i medesimi motivi). E’ stata infine decisa la ripartizione di fondi pari a 200.000 euro per la ricostruzione di abitazioni andate distrutte nel terremoto del 1980. Peccato che tutto resterà bloccato vista l’impossibilità, da parte della Regione Campania, di assumere mutui per i limiti del patto di stabilità.