Il primo cittadino Manlio Torquato, coadiuvato dal proprio staff tecnico, ha messo in luce i benefici che potrebbero derivare dagli interventi in una zona così degradata urbanisticamente e socialmente. Preventivati investimenti per un totale di circa due milioni di euro

di Carmine Vitale

Restituire identità sociale ma anche culturale alla zona di Montevescovado. Questi i due punti di forza del progetto “Interventi di riqualificazione rivolti anche alla riduzione della marginalità e del disagio sociale in località Montevescovado” presentato questa mattina, nella sala Giunta del Comune di Nocera Inferiore, dal sindaco Manlio Torquato e dall’ufficio tecnico che ne ha curato i dettagli, presieduto dai geometri Faiella e Salucci e dal responsabile unico del procedimento ingegner Antonio Di Lauro.

Un intervento che lo stesso Torquato ha definito «Necessario in una funzione puramente sociale» e che sarà utile a fornire un’identità di carattere culturale ad una porzione di territorio degradata e non in linea con il progressivo sviluppo della città di Nocera Inferiore. «L’intera Amministrazione ha inteso partecipare al bando previsto dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 249 del 26 ottobre scorso a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri per la promozione di interventi riguardanti aree urbane degradate – ha spiegato il primo cittadino, che ha poi continuato – Siamo sicuri che questa possa rappresentare la giusta opportunità per restituire la giusta dignità alla martoriata zona di Montevescovado» La richiesta avanzata dalla casa comunale nocerina ammonta a circa due milioni di euro che saranno investiti in lavori di rifacimento delle aree adiacenti ai prefabbricati pesanti e al ripristino e la messa in funzione del centro sociale ubicato al piano terra del blocco centrale adiacente alla piazza. Aree destinate ai più piccoli e al verde urbano andrebbero a completare un progetto che ha tutte le carte in regola per dare finalmente un nuovo volto all’intera area. Dall’ufficio tecnico, poi, arrivano delle precisazioni: «Questa amministrazione si augura di poter accedere ai fondi messi a disposizione dal bando a cui abbiamo aderito ma ci teniamo a sottolineare che piccoli interventi di riqualificazione nell’area relativa ai prefabbricati sono già in corso e con gli eventuali fondi in arrivo subirebbero un decisivo cambio di rotta». Non solo recupero della rete infrastrutturale, dunque, ma soprattutto creazione di un nuovo punto di aggregazione culturale e sociale.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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