Già disponibile su Android e in arrivo su iOS: finalmente rimosso un pesante fardello che portava molte persone ad utilizzare altri prodotti
di Valerio Kohler
Nato nel 2005 su PC per localizzare i luoghi d’interesse, Google Maps è poi diventato tre anni dopo un vero e proprio navigatore con l’uscita dell’applicazione ufficiale per gli smartphone.
Una ricerca veloce e via, il cellulare è arrivato pian piano a soppiantare un dispositivo come il navigatore satellitare.
I fattori principali che hanno portato a questo cambiamento vanno dati alla disponibilità dell’applicazione.
Molti, possedendo uno smartphone sin dall’inizio, hanno da subito avuto la possibilità di utilizzarlo come navigatore. Inoltre la condizione di poter scaricare gratuitamente l’applicazione ha aperto le porte anche a chi, per disponibilità economiche, non avrebbe potuto permettersi simili spese.
Eppure mancava qualcosa.
La connessione alla rete costringeva tutti i possessori di smartphone a pagare costantemente, cosa che recludeva l’utilizzo del servizio a chi non poteva permettersi esborsi continui: «Quasi il 60% del mondo attualmente si trova senza una connessione a internet e anche dove è disponibile, non è continua. Questo sta a significare che l’accesso alle informazioni in tempo reale non è ancora una realtà per la maggioranza delle popolazioni». Queste sono state le parole testuali, provenienti dal blog ufficiale di Google, che hanno svelato il rilascio ufficiale del recente aggiornamento.
Già disponibile su Android dal 10 novembre e in arrivo su iOS, l’aggiornamento permette ai possessori dei dispositivi di scaricare precisamente le mappe dei luoghi. Una via, un codice postale, si può scaricare qualsiasi punto della mappa e consultarlo senza ricorrere ai dati cellulare. La parte più interessante dell’aggiornamento è soprattutto la possibilità di cercare i luoghi d’interesse e di calcolare i percorsi in offline. Quest’ultima funzionalità è ancora limitata ai viaggi in macchina, quindi per un calcolo offline dei viaggi via mezzi o a piedi bisognerà aspettare ulteriori versioni del software.
Ciononostante va considerata l’importanza di una simile revisione, che potrà portare un bacino d’utenza sempre più ampio ad un utilizzo esteso e comodo del proprio smartphone.