Una festa in grande stile nella sede di via Correale per un’associazione che, nel corso del tempo, è riuscita ad emergere ed imporsi nel sociale attraverso una serie di attività volte ad avere un impatto umanitario significativo

di Enrica Granato

Fiumi di vino, una splendida torta ed i tanti intervenuti all’evento hanno reso omaggio al genetliaco di un’associazione che, nel corso del tempo, è riuscita ad emergere ed imporsi nel sociale attraverso una serie di attività volte ad avere un impatto umanitario significativo.

Nata inizialmente per riunire gli appassionati della Nocerina Calcio ed assicurare loro la partecipazione diretta alla vita societaria di quest’ultima, infatti, i tesserati “Nocerini” sono divenuti un vero e proprio punto di riferimento d’impegno civile. Basti guardare alle iniziative portate avanti nel corso degli anni al grido di “Uniti Possiamo Tutto” , quali il “Casimiro Day” (memorial  dedicato al compianto capo ultras della Curva Sud), la realizzazione dei “pacchi di  Natale” (grazie ai contributi straordinari dei soci fondatori, dei volontari e di alcune aziende) che a dicembre vengono puntualmente consegnati alle famiglie indigenti della città, la promozione della cultura territoriale (vedi la presentazione del libro “Storia di Nocera” scritto dal noto archeologo nocerino Francesco Belsito) e di giochi di aggregazione come il Subbuteo (i cui tornei si svolgono lunedi e sabato).
Tanto l’impegno nel sociale, dunque, tanta la passione e la dedizione di questi tifosi che nel festeggiare questo secondo anniversario ricordano ai soci e non dell’associazione che c’è ancora molto da fare e che è necessaria la collaborazione –economica ma anche solo fisica- di tutti per portare avanti i vari progetti.
«Sono stati 2 anni trascorsi in maniera splendida – ha commentato il presidente Carmine Passaro – perchè l’associazione non si è fermata al semplice calcio ma ha perseverato nel tentativo di mettere in prima linea la faccia pulita delle due Nocera. Vogliamo mantenere tutte le componenti unite e mettere una pietra sopra su determinate cose che possono succedere: l’invidia e la cattiveria sono presenti in ogni ambito ma se siamo superiori a tutto ciò possiamo solo crescere».

“Due anni bellissimi – aggiunge il tesoriere Giovanni Rossi – perchè abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio persone che vedevamo solo al campo durante le partite della Nocerina ma che non avevamo mai avuto modo di avvicinare. Qui invece abbiamo creato veri e propri legami. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui ci si nasconde troppo spesso dietro il monitor di un computer,  un social network o lo schermo di un telefonino mentre in associazione abbiamo modo di frequentare direttamente i soci, chiacchierare e confrontarci senza filtri». 

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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