Ieri, presso lo studio del commercialista Giulio Pennisi, si sono riuniti molti tra i cittadini che sono stati colpiti dall’inondazione del 29 ottobre scorso. Il primo obiettivo è l’ottenimento del risarcimento
di Pierluigi Faiella
È stato firmato ieri l’atto costitutivo del Comitato per i diritti degli alluvionati di Castel San Giorgio. Diversi cittadini che sono stati colpiti dall’inondazione del 29 ottobre si sono riuniti presso lo studio del dottor Giulio Pennisi, promotore dell’iniziativa. Il nuovo Comitato civico si propone di sostenere tutte le famiglie che hanno visto la loro vita invasa dall’acqua e dal fango e ora si ritrovano a fare i conti con ingenti danni o con l’impossibilità di riaprire la loro attività.
«Il Comitato è stato istituito principalmente per sostenere tutte le persone colpite dall’alluvione – ha rivelato Giulio Pennisi – Chiunque infatti avesse bisogno di informazioni, potrà ora rivolgersi a noi che gratuitamente forniremo tutto il supporto necessario». Uno dei primi obiettivi che si propone il Comitato è quello di far ottenere il risarcimento ai cittadini aventi diritto. «La richiesta di risarcimento alla Regione – spiega ancora Pennisi – scadrà lunedì, e non tutti erano a conoscenza di questa norma. Grazie al comitato almeno questa notizia ha potuto raggiungere queste persone». Ma questi sono soltanto gli obiettivi di questa prima fase. «In futuro- continua il promotore – abbiamo intenzione di creare un organismo che vigili sulla sicurezza dei luoghi colpiti. Non vogliamo che la soluzione al problema sia solo temporanea, ma che si risolva definitivamente la situazione, in modo che questi episodi in futuro non si ripetano». Pennisi ha poi precisato: «A noi non interessa il modo in cui si risolverà il problema, cioè non ci schieriamo contro o a favore delle vasche di laminazione. La cosa importante è che si mettano finalmente in sicurezza gli argini del Solofrana». Infine il dottor Pennisi ci tiene a sottolineare un altro possibile pericolo: «Circa duecento metri dopo il punto in cui si è verificata la rottura dell’argine, c’è un ponticello costruito dai borboni su cui il torrente passa al di sopra della ferrovia. Ci impegneremo affinché le autorità dispongano dei controlli nella zona, perché nel caso si verificasse un fenomeno come quello del 29 ottobre in questo punto le conseguenze potrebbero essere molto più gravi».
L’obiettivo di lungo termine del nuovo Comitato è quindi quello di cercare di incalzare le autorità che ormai da anni sottovalutano la pericolosità di questo torrente, che fino a ora forse soltanto per circostanze fortuite non ha ancora provocato conseguenze peggiori. I cittadini hanno anche attivato una pagina Facebook denominata Comitato Solofrana Csg, dove sarà possibile reperire tutta la documentazione necessaria per le domande di risarcimento, mentre durante la riunione di ieri è stato anche scelto il portavoce del Comitato: il giovane studente di ingegneria Costantino Della Corte.
nelle foto, forniteci dall’avvocato Veronica Avella, Castel San Giorgio invasa dall’acqua il 29 ottobre