Alle 12:30 i negozianti di via Guerrasio hanno chiuso i loro negozi per protestare contro il senso unico di via Piave. Al Comune si è discusso del problema, ma ogni decisione è stata rinviata a giovedì prossimo
di Pierluigi Faiella
Alle 12:30 di oggi i commercianti di via Guerrasio e via Piave a Castel San Giorgio hanno chiuso le saracinesche dei loro negozi. È la seconda volta che quest’atto di protesta si ripete da quando il 28 agosto scorso è entrata in vigore la nuova regolamentazione viaria che costringe chi proviene da Nocera Inferiore e dal casello autostradale a evitare l’abitato di Santa Croce, deviando sulla nuova variante inaugurata quest’anno. I negozianti di via Piave e di via Guerrasio lamentano una forte contrazione nelle loro vendite, dovuta al minor flusso di persone in quello che è il centro del commercio del paese.
«Questa nuova sperimentazione viaria non so a chi possa aver portato dei benefici- dice un cittadino presente alla manifestazione- Infatti anche dal punto di vista logistico questa deviazione porta problemi, ad esempio ai camion che sono costretti a fare difficili manovre nella stretta strada interpoderale a cui si giunge dalla nuova variante». Le conseguenze peggiori però stanno toccando ai commercianti del centro: «Alcune attività addirittura già hanno avviato le pratiche per la chiusura- rivela ancora questo cittadino – perché in questo modo per via Guerrasio non passa più nessuno. Ma i negozianti sono pronti a fare ricorso contro l’ordinanza comunale e a chiedere i danni». Anche Pasquale Lupone, ex sindaco di Castel San Giorgio, è intervenuto sulla questione: «Questa situazione è vergognosa, perché via Guerrasio è l’unica arteria dove c’è un certo sviluppo commerciale. Impedire la circolazione alle auto su questa strada significa uccidere queste attività». Il proprietario del pastificio Vicidomini, sito in via Guerrasio, ha sottolineato inoltre come la deviazione imposta dalla nuova regolamentazione dia anche una brutta immagine del paese, dato che chiunque voglia arrivare in paese arrivando dall’autostrada «è costretto a passare in via Pantrice, una stradina stretta e dotata di scarsa illuminazione che è un cattivo biglietto da visita per Castel San Giorgio».
la deviazione contestata dai commercianti
I cittadini e i commercianti di via Guerrasio chiedono quindi di trovare una soluzione alternativa, in modo da garantire da un lato la sicurezza e la fluidità della viabilità a Santa Croce, ma che allo stesso tempo garantisca la sopravvivenza del commercio nel centro di Castel San Giorgio. C’è chi propone l’istallazione di un semaforo nel tratto in cui via Piave si restringe maggiormente, o chi più semplicemente propone di invertire il senso unico alla strada. In realtà la soluzione a questo problema è ancora lontana dall’essere trovata, almeno stando a quanto è emerso dalla discussione che si è avuta nell’aula consiliare del Comune, dove si sono recati alcuni commercianti e diversi consiglieri di opposizione. Dai banchi dell’opposizione è intervenuto Giovanni De Caro, consigliere ed ex presidente del consiglio comunale, che ha definito i membri della maggioranza «incompetenti e arroganti». De Caro, insieme a Gennaro Cibelli, ha incalzato il sindaco Sammartino chiedendo spiegazioni del motivo per cui non si sia ancora riusciti ad attuare una soluzione a questo problema. Per l’opposizione un modo per ovviare al problema sarebbe quello di cambiare il senso di marcia di via Piave, soluzione che sarebbe possibile, stando a un documento rilasciato il 28 settembre scorso dal comando della polizia locale, soltanto “apportando modifiche strutturali in uscita su Via Piave, con realizzazione di una rotonda di dimensioni tali da evitare che vi possa essere l’uscita in semi curva, per chi diretto verso Nocera Inferiore”. L’accusa rivolta all’amministrazione è di non aver agito in alcun modo sulla questione, restando in un colpevole immobilismo nel mese trascorso dalla data di rilascio del documento firmato dal comandante della Polizia locale. Il sindaco Sammartino, insieme al consigliere di maggioranza Fiorenzo Lanzara, si è difeso accennando alla situazione di emergenza causata dall’alluvione dei giorni scorsi, che non ha permesso di concentrarsi sulla questione e ha ritardato la relazione su via Piave che l’amministrazione ha richiesto a un tecnico del comune di Baronissi. La riunione si è infine sciolta con la promessa di Lanzara di rilasciare la nuova relazione tecnica entro giovedì 5 novembre, giorno in cui è stato fissato un nuovo incontro per discutere nuovamente e cercare di trovare una soluzione al problema di via Piave.