Timidamente proposti lo scorso anno, hanno guadagnato posizioni durante la calda stagione appena trascorsa, ed ora sono un capo obbligato nel guardaroba di ogni donna

Recentemente la mia attenzione è caduta su un capo d’abbigliamento, foto ricordo della mia infanzia. Mamma adora il genere, risultato da bambina avevo tutte le declinazioni di questo misterioso (ancora per poche righe) indumento e onestamente le odiavo. Complice il mio aspetto da bambina d’altri tempi un mix tra una collegiale e una bambola di porcellana, una uscita da un presepe per intenderci, nell’indossarli mi sentivo goffa e estremamente diversa dalle altre bambine perennemente in tuta o completini di lana dozzinali.

Oggi a distanza di anni, non tanti (magari), ringrazio “mammà” per il suo buon gusto, base fondamentale per il mio “senso della moda”. L’allora gonna pantalone oggi panta- culottes. Timidamente proposti lo scorso anno, hanno guadagnato posizioni durante la calda stagione appena trascorsa, ora sono un capo obbligato nel guardaroba di ogni donna. Larghi e lunghi sino alla caviglia o fin sotto il ginocchio, fascianti nei punti giusti (vita), comodi in quelli strategici, non sono poi così semplici da indossare, per fortuna a porvi rimedio c’è la mia esperienza quasi ventennale.
Se non si è proprio filiformi, indossarli sempre e comunque con tacchi alti e sottili, pump e ankle boots sono l’ideale, preferire quelli a tinta unita e mai e poi mai, regola universale per tutte, indossare le calze. Versatili e adatti ad ogni momento della giornata vediamo un po’ come e quando indossarli. Il buon giorno si vede dal mattino, ovunque voi andiate, lavoro, scuola, tempo libero, l’insolita culotte verrà con voi.
Scuola o università richiedono rigorosamente l’urban style: pantaloni basic, una tinta unita sobria dal nero al blu passando per i vari punti di grigio e marrone, t-shirt non larghissima ma rispettosa delle linee del corpo (essendo large il sotto, il sopra deve essere più aderente, l’effetto clown non è ciò che le donne cercano), giubbino in pelle o giacca dai tagli regolari e corti, altezza bacino per intenderci, stringate maschili, sagomate e con, un seppur basso, imponente rialzo sono un ottimo trucco per slanciarsi nonostante si resti a terra.
A lavoro ci andiamo con camicia bianca con fiocco o colletto foulard, pantaloni con taglio vita alta da valorizzare con una cintura e tacco medio.
Il tempo libero invece vuole colore, precisamente due colori a contrasto tra loro, esempio pantaloni prugna maglia beige con accessori in coordinato, un tronchetto comodo la calzatura ideale.
Le uscite serali esigono il tacco 12, camicia dagli echi leggermente maschili, maglie in pizzo, tessuti più glamour come ad esempio la seta o la pelle per i pantaloni, collane e orecchini vistosi.
Maxi bag per il giorno, pochette in the night.
Particolari occasioni d’uso come l’aperitivo richiamano l’effervescenza che si ha nel bicchiere. Spazio alle fantasie più stravaganti, completamente diverse tra loro, connubio perfetto maxi pull vivace attinente per contrasto ma non per fantasia ai pantaloni in questo caso oltre che larghi svolazzantemente fantasiosi, decollete inneggianti al vintage.
Goffe bambine ieri raffinate donne bohemien oggi! Non so voi ma io corro a comprarli non senza rimpiangere le tanto detestate gonne pantalone da me cestinate che Nunzia (mia madre) passata l’infanzia continuava imperterrita a comprarmi, peccato non le abbia apprezzate in tempo.

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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