Annullati dal Tribunale amministrativo regionale della Campania i conguagli richiesti dalla Gori agli utenti, e sui quali amministratori locali e cittadini avevano iniziato battaglie anche legali
Potrebbe essere la fine di un incubo l’annuncio dato stamane dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato.
Un incubo che si chiama “partite pregresse ante 2012”, in ragione del quale tutti gli utenti della Gori, senza distinzioni, si erano visti recapitare sostanziose richieste di conguaglio che non trovavano alcuna giustificazione.
Ieri, infatti, la prima sezione del Tar Campania (tribunale amministrativo regionale) ha emesso una sentenza che annulla la delibera con cui erano stati approvati i conguagli tariffari.
Questi i fatti: nel 2014, poco dopo la delibera (ora annullata) numero 43 del 30 giugno 2014, diventata esecutiva dopo l’approvazione da parte del Commissario Straordinario del Soppresso Ente d’Ambito Sarnese, e con cui si stabiliva di recuperare (secondo moltissimi arbitrariamente) delle somme sul costo delle forniture per il periodo 2003/2011 – di qui l’espressione “partite pregresse ante 2012” – il sindaco di Nocera Inferiore, rappresentato e difeso dagli avvocati Sabato Criscuolo e Giuseppe Grauso, presentò a nome del Comune ricorso al Tar contro la delibera.
Ieri la sentenza favorevole al Comune, che susciterà certamente grandi stravolgimenti e che per ironia della sorte porta il numero di 4848. Tra le varie motivazioni di annullamento delle bollette di conguaglio emesse dalla Gori la decadenza dalla carica commissariale dell’avvocato Sarro, che al momento della firma della delibera non aveva più i poteri attribuitigli dal suo incarico. La Gori sarà costretta al rimborso, a chi ha pagato, delle somme richieste e all’annullamento dei conguagli, che usciti dalla porta aveva già deciso di ripresentare per la finestra dilazionandoli nei prossimi quattro anni.