Sono necessarie misure consistenti di tipo fiscale per le giovani coppie interessate, agibilità e flessibilità contrattuali per le madri lavoratrici, assistenza prolungata post-parto ed altro ancora…

Trattasi di problema centrale per il futuro della nostra società. La sostenibilità dell’attuale sistema previdenziale è una delle questioni all’ordine del giorno. Il peggioramento progressivo del rapporto lavoratori/pensionati riguarda anche altri Paesi europei.

L’organizzazione scolastica italiana rapportata a numeri di studenti in evidente discesa rappresenta anch’essa una delicata questione da monitorare e risolvere. In una recente intervista il Rettore dell’Università Federico II di Napoli lamentava il forte calo degli iscritti nell’Ateneo partenopeo e negli altri Atenei italiani. Nel Mezzogiorno, poi, al calo netto delle nascite va sommato l’esodo massiccio ed inarrestabile di giovani in età lavorativa verso il Nord Italia e verso alcuni Paesi esteri. Essi, come ben noto, sono alla ricerca di un lavoro possibilmente in linea con le aspettative di vita e con gli studi effettuati. Sono anche desiderosi di una dignità sovente negata nelle terre del Sud.
In via prospettica l’arrivo di giovani dall’Africa e dal Medio Oriente può bilanciare, in parte, la carenza di nascite in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea. E’ questione aperta e dibattuta, legata alla fragilità, povertà ed insicurezza dei Paesi africani e, da ultimo, agli eventi bellici in corso in Siria che dal 2011 stanno provocando lo spopolamento e l’esodo di milioni di persone in cerca di salvezza ed accoglienza.
L’Italia ha un debito pubblico elevato, pari a 2.200 miliardi di euro, che consente pochi margini di manovra al Governo nazionale. O meglio, margini di manovra ce ne sarebbero e tanti, a partire dalla riduzione da 945 a 300 (in ipotesi) dei parlamentari italiani. Duecento deputati basterebbero al posto degli attuali 630 (per il Senato è tutto da vedere l’esito del confronto in atto per la sua eventuale eliminazione o per il suo dimagrimento). Da sottolineare che il Parlamento italiano costa complessivamente quattro volte in più rispetto all’omologa istituzione della Germania.
Ma il problema della scarsità di nascite dei bambini, per le tante implicazioni sociali ed economiche, merita di essere portato ai primissimi posti nella classifica delle questioni nazionali da monitorare e gestire. Occorre il convincimento che la questione in oggetto è prioritaria e coinvolgente per l’intera comunità nazionale. La soluzione passa, per l’appunto, attraverso l’impegno di stanziamenti importanti a livello nazionale, regionale e comunale, pur nella limitatezza delle complessive risorse disponibili, per assistenza ai bambini ed ai loro genitori, con asili nido attrezzati e con altra strumentazione atta a sostenere ed agevolare le giovani madri, specie quelle impegnate in ruoli lavorativi ad orario prolungato. Tutto questo anche nella fase che precede l’evento nascita.
Sono necessarie misure consistenti di tipo fiscale per le giovani coppie interessate, agibilità e flessibilità contrattuali per le madri lavoratrici, assistenza prolungata post-parto, ecc.. Questi non sono investimenti a perdere, bensì investimenti con grande ritorno in termini sociali ed economici. Intanto questi provvedimenti di sostegno creerebbero un clima di fiducia dei giovani nel convincimento di avere lo Stato al loro fianco nell’impresa più impegnativa e coinvolgente della loro vita e cioè quella di mettere al mondo dei figli. Il medesimo clima di fiducia avvertito in concreto dalle giovani coppie si trasferirebbe anche alle altre scelte quotidiane ed in particolare a quelle connesse alla propensione ai consumi. E’ noto, a tal riguardo, che i giovani rappresentano la parte più dinamica e reattiva della società. Da qui, proprio per il tramite dei possibili consumi in crescita, deriverebbe una spinta aggiuntiva all’intera economia nazionale, favorendo lo sviluppo tanto atteso ed invocato dal Governo nazionale.

Sàntolo Cannavale
www.santolocannavale.it

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