Gigi, perdonami della lunghissima pausa estiva ma, come sai, quest’anno il caldo infernale ci ha paralizzato non solo arti e movimenti ma persino i “pensamenta”, per dirla a mo’ dell’eccentrico e forbitissimo Marianini di “Lascia e raddoppia”, del quale tu, che sei giovanissimo, probabilmente non ti rammenti.

Sicchè ora che è venuta un po’ l’arrefrescata (ma sarà vero?) provo a trasmettere qualche brandello d’idea, disordinata e sconnessa, come mi perviene dalle rotelle cerebrali ancora grondanti sudore. Per stavolta i lettori mi perdoneranno se butto giù le cose un po’ alla rinfusa.

I greci ci hanno dato una bella lezione. Sempre greci sono, i figli di quelli che hanno insegnato a tutta l’umanità come si usa il cervello, i figli di Talete, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Zenone, Aristotele, Socrate, Platone etcetera… Hanno rivotato Tsipras, mostrando con ciò di capire perché aveva fatto una giravolta a trecentosessanta gradi rispetto ai temi e alle posizioni con cui si era presentato la prima volta ed era stato votato. Qui da noi invece chiunque governi deve essere attaccato, criticato, demolito, accusato di ogni stupidità e nefandezza e, soprattutto, se osa fare di testa sua, senza inchinarsi ai partiti, alla stampa, ai sindacati, alla magistratura e al più piatto e vieto conformismo, tacciato di antidemocratico e golpista. E il popolo si ingolla tutte le fesserie che scrivono i giornali e dicono le televisioni e va a votare di conseguenza, senza minimamente riflettere con la propria testa.
Altro mistero di questi giorni: il Governo vuole che alcune prescrizioni di esami e accertamenti medici vengano effettuate con maggiore oculatezza e parsimonia, soltanto quando siano strettamente necessarie e non a gò gò, come avviene adesso, diciamolo pure, pesando fortemente sulla spesa pubblica per la sanità. A me il principio pare sacrosanto. Eppure si levano, come al solito di fronte a qualsiasi innovazione, alti lai e proteste. E le capirei da parte del cittadino comune che si vede privato di quella che crede una maggiore tutela della propria salute. Ma i medici, perché i medici insorgono? Che gliene importa a loro? Forse perché gli si chiede un maggiore sforzo di attenzione e più oculatezza nelle diagnosi, gli si chiede collaborazione, professionalità e responsabilità personale e individuale per uno scopo di interesse comune e loro questo lo rifiutano.
Sulla storia dei migranti non voglio entrare nel merito, tutto ideologico e filosofico e per nulla pratico, della polemica fra accoglienza e rifiuto perché, tutto sommato, la pressione mediatica funziona e quella gente mi fa pena. Soltanto mi spaventa ciò che ne sta derivando indirettamente, cioè la constatazione dell’insipienza e dell’incapacità della complessiva governance europea e la corda logora che mostra una costruzione fittizia e illusoria, l’UE appunto, efficientissima e solerte quando si tratta di maneggiar denaro, flussi finanziari, bilanci, lavoro, pensioni e che si sfalda e liquefa quando si tratta di provvedere agli esseri umani, quelli europei e quelli che vengono da fuori. Mi chiedo soltanto: come andrà a finire? Che stupenda cosa è l’accoglienza, ma come andrà a finire quando si tratterà di milioni e milioni di persone? E poi: chi c’è dietro questa storia? Chi la manovra e a chi giova? Mi viene il sospetto che giovi a Stati Uniti, Russia e Cina. Non sono mica venuti a morire nella Seconda Guerra per ritrovarsi con un euro che rompe le palle. L’episodio Volkswagen ne è una conferma.
E la Chiesa da che parte sta? Essa è più nemica di un’altra religione o dello spirito laico e dell’ateismo? Se così fosse sarebbe forse il suo più grave errore perché l’Islam non ha dimenticato nè perdonato le Crociate e la Reconquista.
Ma forse sto parlando di cose troppo grandi e impegnative, perciò per la prima volta il mio articolo è zeppo di punti interrogativi.

Aldo Di Vito
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Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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