Nella piazza dove una recente ordinanza sindacale ha vietato la musica ai locali non autorizzati e comunque ha messo il vincolo che cessi a mezzanotte, resta anche il problema delle fiumane di ragazzini che la occupano con palloni, bici e monopattini

di Francesca Fasolino

Scostumatezza e mancanza di rispetto: questa la denuncia che parte da piazza del Corso di Nocera Inferiore,  dove continuano a persistere i problemi relativi ai ragazzi che invadono lo spazio pubblico. Apprezzata e frequentata fin dalla sua inaugurazione, il suo piccolo spazio verde accoglie ogni giorno tantissimi cittadini. In particolare, con l’arrivo dell’estate, sono sempre di più le persone che cercano un pò di sollievo dal caldo afoso intrattenendosi sulle panchine anche fino a tarda serata. La piazza però è invasa anche da ragazzi che, puntualmente e ormai da tempo, vengono richiamati per i loro comportamenti: biciclette che sfrecciano troppo velocemente, palloni che, tirati con grande violenza contro le pareti della chiesa di San Matteo, rischiano spesso di colpire le persone che passeggiano e gli altri bambini che giocano tranquilli.

«La situazione purtroppo non è cambiata anzi, con la chiusura delle scuole questo spazio è invaso ogni giorno da ragazzi che non hanno rispetto né per i clienti né per la loro città – riferisce la titolare di una delle attività che si trova in piazza del Corso – Molto spesso i palloni volano sui tavoli, rischiando di colpire clienti che vorrebbero rilassarsi e, soprattutto, rischiando di fare del male».
Una situazione questa che è stata più volte denunciata dalle attività commerciali ma a cui sembrerebbe non si riesca a trovare una soluzione.
«Molto spesso li sorprendiamo ad imbrattare le pareti e quando li richiamiamo si rivolgono in malo modo, spesso con parolacce, intimandoci a farci i fatti nostri».
Ciò che si chiede non è l’abolizione del divertimento e del gioco, «i bambini hanno il diritto di divertirsi, ma anche i clienti hanno il diritto di rilassarsi. Chiediamo quindi una regolamentazione che permetta a tutti di godersi la piazza». Stesso parere per molti cittadini, come per la signora Lina che riferisce come spesso abbia «rischiato di essere colpita dal pallone. Capita spesso che questi ragazzi non interrompano il gioco quando qualcuno attraversa la piazza. Personalmente mi è capitato più di una volta di vedermi sfrecciare davanti la faccia palloni tirati con una certa violenza. Sono ragazzi, va bene divertirsi, ma qui manca l’educazione».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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