Il dato sconcertante è stato evidenziato durante il convegno “Le ferite invisibili… e le ragioni dello sportello”, tenutosi al Piano di zona
di Anna Santonicola
Sono ben 89 le denunce raccolte nell’ultimo anno dallo sportello antiviolenza dell’ Agro Nocerino Sarnese, che ha il vanto di essere uno dei più attivi di tutta la Campania. Denunce che hanno consentito di liberare le vittime, spesso bambini e donne, dai propri carnefici proprio grazie alle figure professionali che offrono volontariamente un sostegno.
La violenza sui minori è stato il tema centrale del convegno “Le ferite invisibili… e le ragioni dello sportello” che si è svolto presso il Piano di zona S1 a Nocera Inferiore.
Un tema che fa male alla nostra coscienza, poiché la violenza sui minori, purtroppo, esiste in mille facce e modi, e per questo è importante che chi scopre situazioni di disagio rompa il muro dell’indifferenza e dell’omertà ed effettui una segnalazione allo sportello, anche in forma anonima. Proprio attraverso le segnalazioni viene attivata una sinergia di figure professionali a sostegno per le vittime – come illustrava durante il convegno l’avvocato Alba De Felice, presidente onorario AMI distretto di Salerno – una sinergia che permette di salvare le vittime e dare loro un futuro migliore.
La minaccia più frequente per i bambini, purtroppo, è proprio la violenza tra le pareti domestiche, dove spesso vengono consumati crimini mostruosi, come abusi sessuali, maltrattamenti fisici e violenze psicologiche. Dunque il “nido” che dovrebbe proteggere i piccoli, si rivela sempre più spesso la tana dell’orco, ed è quindi compito della collettività di far emergere situazioni di abuso senza voltare lo sguardo altrove.
Purtroppo solo di recente, dal gennaio 1996, con la convenzione europea di Strasburgo, i minori sono stati riconosciuti come soggetti aventi la facoltà di esercitare i propri diritti nei procedimenti giudiziari che li riguardano. Come capita spesso, la normativa arriva in un epoca troppo tardiva, se si pensa ai minori proprio come fascia più indifesa da tutelare maggiormente, e proprio guardando questo aspetto che durante il convegno si è rinnovato l’impegno tra l’AMI (associazioni avvocati matrimonialisti italiani) dell’Agro ed il Piano di zona S1, con l’obiettivo di rafforzare quindi la sinergia tra tutti soggetti che vivono quotidianamente il contatto con le vittime di violenza.
Il Pdz, in occasione del convegno, ha anche promosso un ciclo di incontri sulle tematiche del mobbing, stalking, bullismo, pedofilia e omofobia, che si terrà a partire da settembre prossimo in maniera itinerante presso tutto l’Agro Nocerino Sarnese, territorio in cui opera lo sportello.