Un momento dei lavori del convegno

Associazioni e politici allo stesso tavolo parlano di come gestire la storica struttura. Il sindaco Torquato: Basta con la museificazione della cultura: le opere debbono vivere. E il presidente della provincia, Canfora: Le province possono poco, sono tutte al collasso

Un momento dei lavori del convegno

 

di Francesca Fasolino
Si è tenuto ieri, presso la biblioteca comunale di Nocera Inferiore, un incontro per discutere dell’utilizzo e della tutela del castello del parco del palazzo Fienga. A sedersi intorno allo stesso tavolo  sono stati le associazioni  “Ridiamo vita al Castello” e “Cosmoart”, Il sindaco Manlio Torquato  e il presidente della provincia di Salerno Giuseppe Canfora.  A moderare l’ncontro l’avvocato Luca Forni. Le richieste delle associazioni sono diverse e tutte finalizzate ad una valorizzazione e alla tutela del castello attraverso interventi di restauro e utilizzo dell’area:  «Preservare l’area archeologica di epoca angioina e gli affreschi dell’anno 1000 che stanno scomparendo è un dovere della politica- ha dichiarato Verdiana Tolino di Ridiamo vita al Castello – Noi come associazione, in un anno di vita, abbiamo organizzato una serie di iniziative finalizzate alla sensibilizzazione e alla diffusione della conoscenza di questo luogo: dalle visite guidate alla clean walking». Una particolare richiesta è stata fatta al presidente della provincia Giuseppe Canfora:  trasferire il museo archeologico provinciale dell’Agro Nocerino Sarnese- che si trova adiacente alla chiesa di S. Antonio a Nocera Inferiore- in un’area del palazzo. «Tra un mese il museo archeologico provinciale chiuderà e non vogliamo che i reperti archeologici dell’Agro finiscano in un deposito. Chiediamo quindi che un’ala del palazzo venga adibita a museo».  Anche l’associazione Cosmoart chiede di utilizzare alcune sale del castello per creare le “Botteghe d’arte”,  un luogo che avvicini i giovani all’arte.  
Poco speranzosa è stata la risposta di Giuseppe Canfora, che ha sottolineato la situazione drammatica in cui versano le province italiane. «Ammiro la vostra tenacia e sono convinto che l’arte sia l’attrattore sociale per eccellenza, ma purtroppo tutte le province sono in una situazione di collasso, le entrate si sono dimezzate. Per mettere in sicurezza le scuole occorrono 55 milioni di euro, 155 milioni per riparare i 3mila chilometri di strade. Non posso darvi una soluzione al momento, ma si può cercare di intraprendere un percorso insieme».  Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, si è dichiarato favorevole alle idee promosse dalle associazioni ma, contemporaneamente, come sia importante “sfruttare” ciò che abbiamo. «Nocera non sarà mai una realtà turistica come Pompei e la costiera Amalfitana, ma possiamo valorizzare i nostri beni. Veniamo fuori dall’idea di museificazione delle risorse. Le opere devono vivere».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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