Si intitola Maddalena Maria lo spettacolo che andrà in scena, giovedì 7 maggio alle ore 20:30, al comunale della città, nell’ambito della rassegna teatrale “L’essere e l’umano”
di Annamaria Norvetto
Maddalena Maria. È il titolo del secondo spettacolo di e con Ilaria Drago, Marco Guidi, Max Mugnai, Mikulàs Rachlik, nella rassegna “L’essere e l’umano”, organizzata dall’Associazione culturale, teatrale e musicale Artenauta Teatro di Simona Tortora, in programma da aprile e maggio 2015. È ancora una volta il femminile, la tematica da cui si dipanano tutti gli altri elementi che compongono lo spettacolo di Ilaria Drago, autrice e interprete teatrale, che con Maddalena Maria cerca di ridare dignità e vita a un personaggio etichettato da sempre con il termine di prostituta.
Una Maddalena che usa il suo corpo per vivere e per combattere la fame fino a incontrare Cristo. L’evento che le cambia la vita. Capirà che la sacralità è già dentro di lei, proprio nel suo corpo, tempio di resurrezione e gioia. La Drago ridisegna nuovi confini sacrali in cui lo spirito attraversa la corporeità, sublimandosi in essa, attraverso un amore carnale e denso. È un femminile nuovo, ritrovato, che avanza con l’incedere sicuro e consapevole di chi non teme offese per la verità. Smuove le coscienze e racconta di una sessualità che non deve più vergognosamente essere celata ma esplodere in un canto di amore e di rinascita.
Fra le note musicali di Marco Guidi, che non si vestono mai di sottofondo, la voce di Maddalena – Ilaria si muove animando un linguaggio che ha la melodia del verso poetico e le parole immediate e sporche di una quotidianità ruggente. L’anima vibra in una sinfonia scenica fatta di movimenti corporali, gesti, parola e musica. “Non c’è più nessuno che abbia il coraggio di difendere l’Amore?” esclama Maddalena, che come un fiore rinasce e sboccia dopo il dolore e la perdita, le bugie e gli insulti dei benpensanti. È un personaggio che, nonostante arrivi distrutto dal passato e dalla storia, riacquista quello che di più prezioso può esserci per una donna: la dignità. La parola, danzando in poesia e musica, si fa portatrice di rabbia, ricordo, amore e, trionfante, celebra la sacralità del corpo femminile. Maddalena si rialza. E con lei, tutte le donne.