L’Osservatorio Politiche Giovanili di Nocera Inferiore promuove il progetto nato per aprire i luoghi d’arte alle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità

Arrivano gli invasori digitali a Nocera Inferiore: il quartiere Vescovado ospiterà una delle tappe delle “Invasioni Digitali”, il progetto rivolto ad incentivare l’applicazione al settore dei beni culturali delle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità.
L’evento, promosso dall’Osservatorio Politiche Giovanili, è inserito tra gli oltre 500 appuntamenti che animeranno i luoghi d’arte e di cultura di tutta Italia, da Nord a Sud: «Siamo pronti a invadere digitalmente il Vescovado – dichiara Francesco Belsito, presidente dell’Osservatorio  – uno dei quartieri più ricchi di storia, cultura e opere d’arte della nostra città. I monumenti vanno conosciuti, i musei visitati e le eccellenze esportate. Questo è il senso di questo progetto che, attraverso il nostro socio Filippo Petti, ambasciatore di invasioni digitali per la Campania, abbiamo sposato in passato e continueremo a portare avanti in futuro».
Consentire una comunicazione attiva con il pubblico, diffondere nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti e innovative: questi gli obiettivi dell’iniziativa. Gli invaders saranno armati di smartphone e tablet e, grazie a post, tweet e pin, potranno condividere le bellezze artistiche sui social network con l’hastag #invasionidigitali e #vescovado.
L’invasione avrà inizio alle 9:30 presso la cattedrale di San Prisco. Il parroco, don Domenico Cinque, guiderà la visita all’interno della Chiesa, che originariamente fu un’abbazia benedettina e divenne cattedrale nel 1386. Dedicata al santo patrono cittadino e della diocesi, vi si accede attraverso il bel campanile barocco eretto nel 1724 su progetto di Francesco Solimena.
Alle 10:30, gli invaders si sposteranno al Museo Diocesano. Don Natale Gentile accompagnerà i partecipanti in un percorso che si dipana attraverso quattro sale: dalle tele agli abiti ecclesiastici, dal busto in argento di San Prisco fino alla suggestiva tela di Angelo Solimena in cui è raffigurata la Pietà.
Con l’utilizzo di maschere, i partecipanti termineranno la loro missione mostrando il cartello dell’Invasione Compiuta e con la foto di gruppo, da condividere sui social network.

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