La commedia sulla legalità con Sergio Rubini e Stefano Accorsi, proiettata nel festival di cinema promosso dal comune di Nocera Inferiore, consentirà agli studenti delle scuole secondarie di I grado di partecipare al concorso “Andrea Vertorano” con un originale elaborato
di Antonio Maiorino (*)
Nella II edizione de La Città Incantata Film Festival sorrisi e riflessioni hanno accompagnato la visione del film “La nostra terra” di Giulio Manfredonia, una delle opere più gettonate del ricco programma del festival di cinema promosso dal Comune di Nocera Inferiore con l’Associazione “Social Project” da gennaio a maggio in tre cicli. La divertente commedia con Sergio Rubini e Stefano Accorsi è stata proiettata per cinque volte nel mese di marzo per le scuole secondarie di I grado di Nocera Inferiore presso il cinema “Sala Roma” nell’ambito del ciclo sulla legalità, da cui la manifestazione trae spunto per lanciare il concorso in memoria di Andrea Vertorano.
La storia di una bislacca cooperativa pugliese sorta sulle terre confiscate ad un malavitoso, poi costretta a fronteggiare il ritorno del boss, è alla base della traccia presente nel bando di concorso “Andrea Vertorano – Sguardi sulla legalità”: i ragazzi delle scuole secondarie di I grado che hanno assistito alla proiezione sono infatti chiamati ad immaginare di dover tenere il discorso inaugurale della cooperativa del film, incitando i soci “ad agire sempre nel rispetto della legalità e ad operare in piena solidarietà per dare esempio alla città di onesto lavoro e di rispetto della legge”.
La I edizione del Festival, conclusasi nel maggio del 2014 con 34 mattinate al cinema per le scuole all’attivo, aveva all’epoca proposto ai ragazzi di lavorare sul film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif. Nella stagione cinematografica corrente, il titolo più interessante sul tema è stato, invece, proprio quello di Giulio Manfredonia, selezionato per il miracoloso equilibrio tra la leggerezza del racconto e la densità di una vicenda che finisce per diventare una piccola enciclopedia cinematografica della legalità. All’occhio adulto, pure incline a farsi conquistare dalla frizzantezza della sceneggiatura e dal variopinto e composito cast, la pellicola potrebbe apparire leggermente didascalica, ma certo è che, a fronte di tematiche così impegnate, la semplicità è un dono. Peggio sarebbe, piuttosto, il semplicismo, ma per fortuna “La nostra terra” mantiene la propria incisività, specie nell’intelligente quadretto d’italiani che litigano anche quando c’è da essere solidali. La scuola di cittadinanza al cinema prosegue.
(*) direttore artistico festival
“Nocera città incantata”