Forte di una sentenza del Tar di Napoli di questo stesso anno, il presidente del comitato No Vasche mira a far annullare l’incontro tenutosi ieri a Napoli, che per la cronaca con sole piccole perplessità vede il fronte dei Comuni aprire al progetto
di Francesca Fasolino
A seguito dell’incontro tenutosi ieri al Tar di Napoli, per la realizzazione della vasca di Vetice e l’ampliamento della vasca Cicalesi, il presidente del comitato “No Vasche”, Emiddio Ventre, comunica, in una nota, la prossima mossa. Ventre sta valutando, insieme ai legali, se sia possibile far annullare l’incontro di ieri a causa del mancato invito. Ventre insiste sul fatto che il ruolo del comitato, nonostante sia soltanto consultativo e non decisionale, ha comunque avuto la legittimazione del Tar. Queste le parole di Ventre: «Il Tar di Napoli con sentenza N. 166 del 2015 ha riconosciuto la legittimità del richiedente, in quanto la stessa recita testualmente: “Va, invece, affermata la legittimazione ad agire del Comitato No Vasche No Inquinamento – Si alla messa in sicurezza del Fiume Sarno, avuto riguardo sia alla finalità statutaria dello stesso (cfr. copia dell’atto costitutivo nella produzione di parte ricorrente), sia al numero degli associati (oltre duemila) sia alla circostanza di fatto che esso non è stato costituito al solo scopo di promuovere la presente iniziativa giudiziaria, ma per consentire ai residenti di un’ampia area geografica, da tempo interessata da livelli allarmanti di inquinamento del bacino fluviale del Sarno e degli affluenti di questo, di far sentire la propria voce, mediante molteplici ed eterogenee attività, in occasione della progettazione e dell’esecuzione di un intervento di indubbio impatto territoriale quali le opere a farsi per la messa in sicurezza, sotto il profilo idrogeologico, dell’indicato bacino e dell’ampia area territoriale circostante, pertinente a numerosi Comuni del cd. agro nocerino-sarnese (circa una ventina di Comuni)”.