incidente a30 mercato san severino

Le condizioni del bimbo erano apparse subito gravissime ai medici, che ieri ne hanno dichiarato la morte cerebrale. Nell’incidente aveva riportato rottura di milza e bacino ed era stato sottoposto a due interventi chirurgici d’urgenza. Si aggrava anche la madre Giusy

incidente a30 mercato san severinoAnche Mourad non ce la farà. Il bambino di 8 anni è il fratellino di Jemila, coinvolto insieme alla famiglia nel tragico incidente avvenuto domenica scorsa sull’autostrada A30 nei pressi di Mercato San Severino.

Nella giornata di ieri i medici del reparto di rianimazione del Ruggi di Salerno hanno dichiarato la sua morte cerebrale. La sua vita era appesa ad un filo e le sue condizioni erano apparse da subito gravissime. Il piccolo era stato infatti trasportato immediatamente in ospedale in eliambulanza, per aver riportato la rottura di milza e bacino, oltre ad una grave emorragia cerebrale che non gli ha lasciato scampo, nonostante due interventi chirurgici. Sembrerebbero peggiorate seriamente anche le condizioni della madre, la 42enne Giusy Ruocco Sorrentino, ricoverata sotto sedazione all’Ospedale del Mare di Napoli. La donna nell’incidente ha riportato un trauma cranico e varie fratture e lesioni facciali, per aver sbattuto, probabilmente, la testa contro il cruscotto. Alla guida vi era infatti il padre di Jemila e Mourad, Hedi Boulila, camionista, rimasto praticamente illeso. Come da prassi risulta al momento indagato, anche se non sono emersi per adesso elementi di colpa. Più chiara la dinamica dell’incidente dopo le indagini della Polizia: sembra che la Toyota Yaris su cui viaggiava la famiglia di ritorno da Pietrelcina, si sia scontrata contro il guardrail a causa dello scoppio di un pneumatico. La velocità è risultata essere al di sotto del limite al momento dello schianto. Ad aver peggiorato la situazione sicuramente l’asfalto reso viscido dalla pioggia che ha fatto perdere il controllo del mezzo. Due famiglie distrutte e due comunità sotto shock, quelle di San Valentino Torio, dove risiedeva la famiglia Boulila-Sorrentino, e quella di Pagani, città del 16enne Rosario Langella che con Jemila progettava già un futuro insieme. Il destino però li ha separati in quella maledetta curva. Ieri si sono tenuti i funerali della 14enne nella gremita chiesa di Santa Maria della Consolazione a San Valentino Torio, mentre per le esequie del suo fidanzato Rosario si attende ancora il via libera della Procura. Tantissimi gli amici e parenti che non sono voluti mancare all’ultimo saluto. I due, come richiesto espressamente dalla famiglia del ragazzo, saranno seppelliti uno accanto all’altro nel cimitero di San Valentino Torio.{loadmoduleid 284}

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