Mentre continuano i disservizi, la carenza di personale e i ricoveri in barella, da oggi sarà vietato entrare nella struttura per recuperare i degenti e accompagnarli fuori
Nuovo smacco per l’Umberto I: la struttura ospedaliera nocerina non sarà “promossa” a Dea di secondo livello ma resterà una struttura del Dipartimento di Emergenza e Accettazione di primo livello.
Alla luce di un bacino di utenza cosi ampio qual è quello che fa capo all’ospedale di via Alfonso De Nicola un passaggio al II livello avrebbe garantito una più alta qualificazione nell’ambito delle emergenze sanitarie, ad esempio prevedendo una interventistica attiva 24 ore su 24 delle unità di emodinamica e la presenza maggiore di unità in tema di cardiochirurgia, neurochirurgia e terapia intensiva.
L’Umberto I resta dunque indietro e per un ospedale che richiederebbe certamente interventi drastici su strutture e carenza di personale è una sconfitta non di poco conto, nonostante quanto detto mesi fa dal presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca che invitò i nocerini a “non fare i lamentosi”.
Continuano intanto i disservizi e le segnalazioni, giunte anche alla nostra redazione, in tema di liste di attesa infinite, di ricoveri in barella, pratica divenuta ormai consuetudine e di difficoltà ad accettare pazienti nei reparti. Inoltre è notizia di oggi un cambiamento nei regolamenti destinato a far discutere: a partire dalla giornata di oggi non sarà più possibile recarsi all’interno della struttura anche solo per recuperare un degente e uscire, con evidenti conseguenze per chi ha difficoltà nella deambulazione o ha bisogno di un supporto in caso di maltempo o di altre situazioni di disagio.
L’unica nota lieta riguarda invece l’adeguamento sismico, l’ampliamento del pronto soccorso e la costruzione di una palazzina di 4 piani che ospiterà nuovi servizi grazie ad un investimento di 47 milioni di euro, 27 dei quali provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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