I fatti si sono verificati nell’area di servizio Ofanto Nord, sull’A16. A seguito dei tesserati rossoneri non vi erano sostenitori, dal momento che il match di Brindisi è stato giocato a porte chiuse su disposizione delle autorità. Colpito al volto il tecnico Erra
Si è conclusa nel peggiore dei modi per la Nocerina una domenica già tutt’altro che esaltante vista la sconfitta per 1 a 0 patita a Brindisi nel pomeriggio, a causa di un’aggressione subita sulla strada verso casa.
Di ritorno dalla trasferta in terra pugliese, il pullman con a bordo tesserati rossoneri si è fermato nell’area di servizio Ofanto Nord, all’altezza di Cerignola, sull’autostrada A16 Napoli-Canosa, per rifocillarsi. Contemporaneamente si sono fermati anche tre pullman che trasportavano circa 150 sostenitori della Cavese, che stavano rientrando dalla trasferta di Fasano. I tifosi blufonce hanno riconosciuto subito i calciatori, il tecnico e gli accompagnatori della Nocerina, anche in virtù delle divise ufficiali indossate. In pochi minuti sono volati insulti e minacce, fino a quando qualcuno di loro non è passato ai fatti. A farne le spese è stato il tecnico dei molossi Alessandro Erra, colpito in pieno volto da un pugno. Per fortuna nulla di grave per lui. La truppa ha subito dopo abbandonato l’area di servizio per continuare il viaggio verso Nocera, decidendo di fare una sosta più avanti. Le forze dell’ordine sono ora a lavoro per individuare i responsabili, anche con l’ausilio del sistema di videosorveglianza dell’autogrill. C’è da capire ora che posizione prenderà la società della Nocerina relativamente all’episodio. Episodio che – è bene ribadirlo – nonostante la rivalità, non ha nulla a che vedere con il calcio. Va chiarito, inoltre, che a bordo del pullman dei molossi e a seguito della squadra non vi erano tifosi della Nocerina, dal momento che la gara di Brindisi è stata giocata a porte chiuse per decisione delle autorità competenti. Parole di disapprovazione circa l’accaduto sono arrivate anche dal club di Cava de’ Tirreni: “La Cavese 1919 – si legge in una nota – condanna con fermezza l’episodio di violenza ed anti-sportività perpetrato da facinorosi ai danni di alcuni tesserati dell’ASD Nocerina Calcio 1910 sulla strada di ritorno dalla trasferta di Fasano. La civiltà, l’educazione ed il rispetto verso il prossimo sono princípi non negoziabili di questo Club: si invitano, quindi, tutti i tifosi ad isolare questi personaggi che non amano realmente la Nostra squadra e non fanno altro che screditare la città, il pubblico e la storia di Cava de’ Tirreni vanificando, inoltre, tutti gli enormi sforzi che la Società sta ponendo in essere per riportare la Cavese dove le compete”.
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