L’insussistenza dell’ipotesi del reato di corruzione chiude la vicenda che aveva coinvolto il presidente della Regione Campania nell’ambito dell’inchiesta sull’assegnazione degli appalti
Nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria del cosiddetto “sistema Salerno”: il gip del Tribunale del capoluogo salernitano, su richiesta della Procura, ha infatti disposto l’archiviazione del procedimento penale che vedeva indagato il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca. L’ipotesi di reato era quella di concorso in corruzione. L’inchiesta, ricordiamo, è partita nel 2021 e riguardava i presunti condizionamenti illeciti nel sistema di assegnazione degli appalti nel capoluogo campano.
«Si chiude nel migliore dei modi e con il riconoscimento della insussistenza delle ipotesi di reati di corruzione – queste le parole dell’avvocato Andrea Castaldo – una vicenda che all’epoca aveva destato scalpore e notevole risonanza mediatica, dal momento che si erano ventilati illeciti condizionamenti sulle votazioni politiche. Nonostante le numerose attività di indagine e le intercettazioni telefoniche, non è emerso alcun riscontro alle ipotesi di accusa a dimostrazione della correttezza dell’operato politico e istituzionale del governatore della Regione Campania. Esprimo viva soddisfazione per il risultato, al contempo riconoscendo la correttezza e serenità dell’operato dell’Ufficio di Procura nel doveroso approfondimento investigativo».
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