Vasta operazione dei Carabinieri questa mattina in diversi Comuni dell’Agro. In manette nove uomini appartenenti ad un sodalizio con base a Sant’Egidio del Monte Albino. Si facevano chiamare “I zi’ mast – Quelli di San Lorenzo”
All’alba di oggi, ufficiali di Polizia Giudiziaria in servizio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di nove persone indagate per camorra nell’Agro nocerino-sarnese.
L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia. Ai coinvolti sono stati contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo ed esplosivi ed altri, in gran parte aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Il provvedimento cautelare, basato sulle risultanze di un’attività investigativa svolta dalla Tenenza dei Carabinieri di Pagani su delega della Direzione Distrettuale Antimafia ha svelato la perdurante operatività, almeno fino al 2019, di un sodalizio camorristico attivo a Sant’Egidio del Monte Albino e nei comuni limitrofi, denominato “I zi’ mast-Quelli di San Lorenzo”, storicamente capeggiato, come attestano sentenze irrevocabili di condanna, dalla famiglia Iannaco-Sorrentino. Detto sodalizio negli anni ’80 si poneva in posizione di neutralità rispetto alla contrapposizione tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia, successivamente schierandosi con quest’ultima a seguito dell’omicidio di Mario Iannaco. Le indagini, svolte attraverso attività di intercettazione telefonica ed ambientale, servizi di osservazione, perquisizioni, sequestri, acquisizioni documentali, accertamenti tecnico-scientifici ed escussione di persone offese, hanno avuto la loro genesi a partire dai primi mesi di febbraio del 2018 e sono state originate dal susseguirsi di attentati ai danni di attività commerciali, mediante ordigni esplosivi artigianali, il primo dei quali in danno di una rivendita di materiale elettrico. Tra le principali attività delittuose contestate al clan, oltre alla consumazione degli attentati, parte di una capillare attività estorsiva, si evidenziano ulteriori reati di usura, rapine, furti e ricettazione di merce di provenienza illecita nonché di detenzione di armi da sparo e materie esplodenti. Il provvedimento cautelare ha evidenziato la sussistenza di una diffusa situazione di omertà, desumendola dal comportamento degli imprenditori oggetto di attività estorsiva, ritenendola elemento sintomatico dell’esistenza dell’associazione camorristica e della sua operatività nel contesto territoriale. Gli arresti di oggi, al pari di precedenti analoghi provvedimenti cautelari in uno con l’esecuzione di sequestri e confische di prevenzione per pericolosità qualificata, nell’Agro nocerino-sarnese, costituiscono ulteriore fase di contrasto esercitata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno in collaborazione con le varie forze dell’ordine, finalizzata alla ricostruzione della presenza ed attuale operatività sul territorio di organizzazioni camorristiche autoctone e non solo, per come erroneamente ritenuto da tempo, di ingerenze criminali sul territorio da parte di organizzazioni del Napoletano. Ecco l’elenco degli arrestati:
Indagati sottoposti a custodia cautelare in carcere:
– ALFANO Gennaro, nato a Sant’Egidio del Monte Albino il 03.02.1973 (già detenuto);
– ATTIANESE Gaetano, nato a Pagani il 29.12.1996;
– MAIORINO Raffaele, nato a Sant’Egidio del Monte Albino il 01.07.1980 (già detenuto);
– MALVONE Giuseppe, nato a Boscoreale il 03.10.1961 (già detenuto);
– NICOSIA Eliodoro, nato a Nocera Inferiore il 02.01.1989;
– TRAPANI Ferdinando, nato a Sant’Egidio del Monte Albino il 17.07.1966.
Indagati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari:
– ATTIANESE Gianluca, nato a Nocera Inferiore (SA) il 13.09.1983 (già detenuto);
– SORRENTINO Marco, nato a Pagani il 24.02.1975, residente a Sant’Egidio del Monte Albino.{loadmoduleid 289}