Nasce in pandemia dall’unione di due impasti e con una lievitazione naturale di almeno 12 ore. Le curiosità e i gusti apprezzati nell’Agro e non solo
L’unione di due impasti, pasta sfoglia e pasta brioche, una lievitazione naturale di almeno dodici ore e un sapore unico, completamente diverso da prodotti di pasticceria analoghi. Nasce così il cornetto ischitano, piatto forte della prima colazione e dell’esclusiva “Passion box” di Boom Cafè & Bakery sito in via Matteotti 44 a Nocera Inferiore.
«Il nostro capolavoro – ci dice Luigi Clemente, titolare dell’attività nocerina – nasce nel 2020 nel periodo della pandemia quando, avendo più tempo a disposizione per via delle restrizioni, ci siamo dedicati a nuove ed innovative tecniche di produzione. Abbiamo pensato bene di esportare la tradizione di Ischia nell’Agro, migliorando le materie prime, la lavorazione e la gestione della lievitazione.
In questi due anni il riscontro tra i clienti sparsi in tutta la Campania è stato ottimo; hanno imparato a conoscere il prodotto tramite i social, si sono recati presso il nostro locale per assaggiarlo e non sono rimasti delusi! Per questo voglio abbracciare quanti ogni giorno scelgono Boom Cafè & Bakery, in particolare la città di Nocera Inferiore che dal 30 dicembre 2019 non ci ha mai fatto mancare sostegno e affetto».
Sono diversi i gusti del cornetto ischitano: si parte dal classico a crema e amarena, passando a quello con impasto a pistacchio e farcitura di crema di pistacchio, concludendo con quello ad impasto di cacao con farcitura alla nutella.
«L’evoluzione più gustosa è certamente quella del “food porn” – prosegue Luigi – si tratta di un ischitano farcito con le nostre esclusive creme spalmabili e gli snack al cioccolato più apprezzati nel mondo. Il nostro obiettivo resta, comunque, quello di educare le persone a mangiare sano, visto che il nostro cornetto è meno carico di zuccheri rispetto alla media e di abbandonare il mondo dei prodotti industriali e commerciali che si trovano un po’ ovunque».
Provare per credere, insomma, senza dimenticare mai che “l’ischitano … è na capata!”.
{loadmoduleid 289}