Sul palco del teatro dell’oratorio San Domenico Savio, i candidati al ruolo di sindaco di Nocera Inferiore hanno avuto modo di proporre idee e progetti in un dibattito con agli avversari
Sanità, sicurezza, ambiente, mobilità. Sono solo alcuni dei temi intorno ai quali è ruotato il confronto tra candidati sindaco di Nocera Inferiore nella trasmissione organizzata dalla nostra testata in collaborazione con i colleghi di RtaLive e Agrotoday e andata in onda sui canali social nella serata di ieri.
Nel teatro dell’oratorio San Domenico Savio, presenti tutti i pretendenti alla poltrona di primo cittadino: Antonio Romano, Tonia Lanzetta, Paolo De Maio, Giovanni D’Alessandro, Erminia Maiorino e Paolo Maiorino. Un dibattito corretto che si è concentrato su sei domande poste dai colleghi Marco Mattiello, Valerio D’Amico e Salvatore De Napoli, con tempi di risposta uguali per tutti i candidati. La prima domanda è stata relativa ad un giudizio sull’Amministrazione Torquato, sulle possibilità di spesa dell’Ente comunale e sul piano regolatore, in particolare se è prevista la costruzione di nuovi palazzi e strade. Amministrazione uscente bocciata da tutti, tranne che da De Maio, che ne è stato parte in maggioranza. Così come condivisa è l’idea di nuovi investimenti, nel rispetto delle norme e dei vincoli finanziari. Argomento che si innesta al bisogno di non cementificare ulteriormente la città. Per Romano la parola d’ordine è “consumo di suolo zero”, ma si ha “la necessità di costruire nuove strade”. “Nuovi tronchi viari” anche per l’avvocato Lanzetta, molti dei quali “già previsti, che non hanno trovato realizzazione nel corso del mandato di Torquato. Ma una gestione del suolo sostenibile”. De Maio si è detto soddisfatto del lavoro svolto negli ultimi anni, citando tra le opere previste quella della rotatoria allo svincolo autostradale. Necessita di adeguamento il Puc anche secondo D’Alessandro che riferisce l’intenzione di non cementificare, ma di creare verde e spingere per “riqualificazione e non costruzione degli edifici”. Bisogna invertire la rotta per Erminia Maiorino: “se si parla di consumo di suolo zero non si può parlare di nuovi svincoli e mega rotatorie, è una contraddizione”. Giudizio netto negativo dell’avvocato Maiorino sullo stato attuale della città, tirando in ballo anche i temi della sanità e della mobilità.
Ospedale, tribunale, sicurezza e le politiche sociali. “Occorre nuova forza lavoro nelle strutture” e una forte presenza delle forze dell’ordine e dei vigili urbani per Tonia Lanzetta che propone poi stabilizzazioni nel Piano di zona. Per De Maio “bisogna difendere le specializzazioni del nostro ospedale”, citando la misura del Daspo urbano e progetti sulla Polizia municipale in ambito sicurezza. “L’ospedale è uno degli esempi di ciò che non è stato fatto” ribatte D’Alessandro, che spinge per una videosorveglianza attiva del territorio. Secondo la dottoressa Maiorino si può “aprire un’assemblea con Comune, Asl e cittadinanza per individuare i bisogni”. Per Paolo Maiorino “Nocera non doveva essere declassata perchè si perde il ruolo di centralità che abbiamo sempre avuto anche sulla sanità”, che sembra un disegno politico ben preciso. “Su ospedale e tribunale bisogna fare barricate” afferma Romano, “al momento rappresentano un fallimento della classe politica locale”.
Ambiente, inquinamento e mobilità. Inizia De Maio che fa riferimento al lavoro svolto per la Multiservizi in questi anni, che deve continuare per la necessità di migliorare i numeri della raccolta differenziata. “Un tavolo comprensoriale – invece – per il risanamento del fiume Sarno”. “Bisogna realizzare dei quartieri pedonali, piste ciclabili compatibili, non come quella che si sta realizzando ora e ridurre il traffico cittadino” per D’Alessandro, che propone anche interventi per il fiume Sarno e per il rischio idrogeologico. Ci sono dei miti da sfatare sulla mobilità per Erminia Maiorino: “i dati dimostrano che c’è bisogno di disincentivare l’utilizzo di auto private per gli spostamenti in città”, poi approva l’idea di una pista ciclabile che continui su via Rea e via Pucci. “Le piste ciclabili non sono la soluzione al problema” secondo Paolo Maiorino, poichè ci sono molti cittadini che raggiungono la città dai comuni limitrofi: “ben venga la pista ciclabile, ma si devono creare nuove infrastrutture per assorbire il traffico esterno”. “Insisto per l’apertura di nuove strade e dei caselli a Nocera Superiore e Pagani” ribadisce invece Romano, “i parcheggi poi vanno migliorati e realizzati in punti strategici”, diversamente da quanto accaduto a via Canale secondo l’avvocato. Per Lanzetta “la fluidità del traffico può essere perseguita sia attraverso l’apertura di nuove strade che attraverso nuovi mezzi di mobilità” e propone la formazione di percettori di reddito di cittadinanza per un trasporto ecologico. Spazio anche a qualche punzecchiatura tra Romano e De Maio inerenti il Palazzo Fienga.
Giovani e futuro, lavoro, cultura, sport.
Per il professor D’Alessandro “bisogna realizzare un progetto ambizioso che faccia diventare Nocera un centro archeologico di rilievo internazionale”. “I giovani in questa città non sono per nulla presi in considerazione” secondo la dottoressa Maiorino, “mancano attenzioni verso il mondo del lavoro. Bisognerebbe creare un osservatorio sul lavoro in modo da proporre delle soluzioni”. L’avvocato Maiorino punta su agricoltura e zona industriale “risorse della nostra città dove impiegare i giovani del nostro territorio”. Per quanto riguarda lo sport, forte della sua esperienza alla guida della Nocerina, ha spiegato la necessità di essere vicini alle associazioni sportive. Antonio Romano rilancia elencando i progetti culturali realizzati durante la sua amministrazione: il teatro Diana, la sala polifunzionale, il caffè letterario, il palazzetto dello sport. Poi propone l’istituzione di un premio letterario da intitolare a Domenico Rea. “La partecipazione dei giovani è fondamentale” per l’avvocato Lanzetta, “giocano un ruolo fondamentale il Piano di zona e le politiche sociali per la formazione, per dare delle qualifiche che possano consentire ai giovani un inserimento nel tessuto lavorativo più immediato”. “Per i giovani intendiamo ripartire dalla scuola” propone Paolo De Maio. “Dobbiamo puntare nel migliorare questi servizi, creando mense, palestre e altri servizi”. Sull’aspetto culturale e sullo sport fa riferimento al restauro che sta avvenendo sui ruderi medievali del Parco e sul completamento del palazzetto dello sport.
Unificazione due Nocera, rapporti istituzionali e fondi pubblici
A proposito dell’unificazione delle due Nocera tutti i candidati si sono detti favorevoli, fermo restando il rispetto della volontà dei cittadini di Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Motivo principale a sostegno dell’unificazione è, per tutti, sicuramente la possibilità di superare i limiti normativi che impediscono al momento di accedere a fondi e contributi con meno di 50mila abitanti. Condivisa in generale anche la necessità di avere rapporti di collaborazione e rispetto reciproco con gli enti sovraordinati ma anche con gli altri comuni del territorio per problemi che vanno gestiti in maniera comprensoriale, come quelli della mobilità e della sanità. Per quanto riguarda la progettazione e la capacità di captare fondi, secondo l’avvocato Paolo Maiorino “il PNRR è un’occasione unica, ma bisogna saperla sfruttare con una macchina burocratica efficiente e professionalità capace di fare il loro lavoro. Negli anni su questo siamo rimasti indietro”. Per Antonio Romano l’amministrazione uscente non ha lavorato bene in tal senso perchè tutte le decisioni “sono state prese senza partecipazione del consiglio comunale”. E su rapporti e fondi cita il problema di Montevescovado, su cui – dice – “non si è puntato per ottenere fondi”. Per Tonia Lanzetta “dire che si sono fatte le richieste per i finanziamenti non vuol dire avere la disponibilità per realizzare le opere. C’è la necessità di individuare nella struttura comunale persone capaci di fare i progetti perchè troppo spesso il comune ha visto la bocciature per questioni di carattere tecnico”. “Rispetto ai fondi del PNRR noi abbiamo introdotto nel programma elettorale un team di giovani professionisti per affiancare gli uffici comunali per progettare e far sì che si possa accedere a fondi del genere” propone Paolo De Maio. Secondo D’Alessandro su questo tema c’è bisogno di un cambiamento: “nella mia coalizione ci sono competenze che sono in grado di acquisire i finanziamenti ordinari e del PNRR, persone che lavorano nei centri dove gli stessi ministeri si rivolgono per fare progettualità. Senza uno staff questi fondi non arriveranno mai”. Secondo Erminia Maiorino “sui fondi c’è un problema nell’amministrazione attuale. I fondi che si stanno utilizzando per le ultime opere sono fondi della Cassa Depositi e Prestiti, quindi che in qualche modo resteranno come debiti. Manca un ufficio preposto per la captazione dei fondi”.