Tornano due prove scritte in presenza, mentre il colloquio avrà il peso maggiore sui risultati. Si inizia il 22 giugno
Cambiano ancora le regole per l’esame di Stato.
La fine dell’emergenza pandemica darà la possibilità agli studenti di misurarsi nuovamente con due prove scritte, che si svolgeranno rigorosamente in presenza. La prima, che si svolgerà il 22 giugno a partire dalle ore 8:30, sarà ovviamente quella di italiano e sarà uguale in tutto il Paese. Il Ministero proporrà sette tracce con tre diverse tipologie; i candidati avranno sei ore di tempo per consegnare l’elaborato.
La seconda si terrà nel giorno successivo e avrà per oggetto una sola disciplina caratterizzante (latino al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua e cultura straniera al linguistico); sarà preparata nei singoli istituti in modo da tener conto del lavoro effettivamente svolto nel periodo di emergenza sanitaria. Il colloquio, che per seri e documentati motivi si potrà effettuare anche da remoto, si svolgerà partendo dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla sottocommissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema o un progetto). Avrà un peso piuttosto rilevante nel risultato, con un massimo di 25 punti assegnati, contro i 15 della prima prova e i 10 della seconda. La votazione sarà in centesimi, con la possibilità di ricevere la lode.
{loadmoduleid 284}Le commissioni saranno composte da sei commissari interni, scelti dai consigli di classe, e da un presidente esterno nominato dall’ufficio scolastico regionale di riferimento.