Una lettera scritta dai nipoti riassume la storia di uno dei più grandi industriali nocerini, deceduto a 94 anni
Lutto a Nocera Inferiore, che piange la scomparsa del cavalier Francesco Cuomo, deceduto all’età di 94 anni. Una lettera scritta dai nipoti, che riportiamo integralmente, spiega brevemente la storia di uno dei più grandi imprenditori nocerini.
“Nocera Inferiore, maggio 1964. “Alfò, mi sono stancato di lavorare per gli altri. Ci mettiamo in proprio?” Francesco Cuomo, classe 1928, il primo lavoro a poco più di dieci anni e quel mestiere di meccanico imparato per necessità. La sua storia personale, e quella della F.lli Cuomo, racconta anche quella dell’evoluzione della città dalle 100 ciminiere di cui scriveva Domenico Rea. Negli anni quaranta, cinquanta e sessanta a Nocera Inferiore lo sviluppo industriale aveva raggiunto livelli straordinari: dalla lavorazione del cotone con le Manifatture Cotoniere Meridionali, a quella dei prodotti alimentari con le industrie molitorie e i pastifici, fino alle linee di trattamento e inscatolamento dell’ortofrutta. Francesco, Ciccio, Cuomo, a 36 anni era specializzato nella manutenzione e riparazione delle macchine industriali e responsabile tecnico della produzione di scatolame e del suo riempimento. Quando nel maggio 1964 fonda la Fratelli Cuomo con i fratelli minori Alfonso e Carmine, l’intuizione è quella di coprire una fetta di mercato ancora non satura: la produzione delle macchine industriali che i conservieri nocerini sono costretti ad acquistare da lontano. Così, dalla prima produzione di pezzi di ricambio, Ciccio inizia a depositare brevetti di cui è tutt’ora titolare, riuscendo ad intuire le necessità produttive in base all’evoluzione dei tempi e delle lavorazioni. Con vivida capacità immaginativa, si avvale della maestria di Alfonso nella meccanica pura e dell’estro di Carmine (Pelé) per il design delle nuove macchine che vengono esportate in tutto il Nord Africa, il Medio-Oriente, il Nord e Sud America. La sua F.lli Cuomo compirà a breve 58 anni di età, Ciccio si è spento a 94 anni continuando ad essere per tutti, familiari e dipendenti, la mente, l’anima e la memoria parlante di una storia industriale di riscatto, evoluzione e radicamento”.
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