uno degli striscioni esposti davanti all'attuale sede a Portaromana

I genitori non vogliono il trasferimento nella nuova sede di viale Europa, rimessa a nuovo e a norma a tempi di record, e la preside blocca gli operai addetti al trasloco dei mobili. Il sindaco, Giovanni Maria Cuofano: «Azioni inaudite»

uno degli striscioni esposti davanti all’attuale sede a Portaromana

di Enrica Granato

E’ sfratto per i piccoli alunni di via Portaromana. Il 15 gennaio 2015, infatti, ha fatto il giro del quartiere l’ordinanza con cui il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano comunicava alla cittadinanza la sua decisione di delocalizzare e trasferire l’intera scuola dell’infanzia presso l’istituto “Fresa- Pascoli” di viale Europa.
Lo sgombero da parte dei vigili, però, non è ancora avvenuto: previsto per il giorno 16 ed il giorno 17, con uscita anticipata degli studenti, a causa di una diffida della preside gli addetti ai lavori non hanno potuto procedere. Tutto rinviato a lunedi, pare.
Ma i genitori di Portaromana sono sul piede di guerra e non hanno intenzione di cedere: da qualche giorno, infatti, all’ingresso della scuola (appesi sui cancelli) fanno bella mostra di sè  grandi teli con su scritte in difesa dei diritti alla sicurezza.
«E’  inaccettabile! – tuonano – E lunedi porteremo i nostri figli qui, a Portaromana, perché è questa la loro scuola».
A scatenare tanta indignazione e protesta sono state sia le modalità con cui è stata presa questa decisione sia le motivazioni, e resta inammissibile la chiusura del plesso.
La nuova collocazione del circolo didattico in viale Europa, infatti, a detta dei genitori rappresenterebbe non solo un disagio per il nuovo percorso da affrontare ogni giorno ma soprattutto un pericolo per gli studenti: la presenza di due rampe di scale nella nuova struttura non è accettabile per bambini di così tenera età, che rischierebbero rischiosi ruzzoloni e difficoltà nel percorrerle. Le mamme ed i papà contestano anche l’assenza di comunicazione con loro da parte del sindaco, dichiarando che avrebbero preferito un dialogo alla sorpresa derivata dall’ordinanza.
Inutile anche il tentativo di placare gli animi assicurando un servizio di navetta che permetterebbe ai bimbi “sfrattati” il trasporto gratuito presso la nuova scuola.
«Siamo qui per protestare e per combattere – ha commentato la mamma della piccola Anna – perché dev’essere tutelato il diritto allo studio dei nostri figli in quest’ambiente ed impedire questo trasferimento sforzato in una scuola dove noi, come abbiamo già detto, non siamo sicure a mandare i nostri figli».
In realtà, alcuni locali del “Fresa- Pascoli” sono stati adattati con lavori a norma di legge per accogliere gli alunni più piccoli proprio perché l’istituto di Portaromana altri non è che un ex mobilificio accomodato a scuola dell’infanzia, conservando purtroppo alcune problematiche riguardanti l’igiene e le condizioni precarie: la sua vicinanza alla strada in coincidenza dell’ingresso e dell’uscita dei bambini, inoltre, con auto in transito o che fanno manovre, rappresenta un vero rischio sia per i piccoli alunni che per gli accompagnatori.
Restano ancora sconosciute le intenzioni e le proposte della dirigente scolastica Giovanna Ascione. Non rimane che attendere i risvolti di questa intricata situazione.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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