Il controllo incrociato dell’Agenzia delle Entrate su tessere sanitarie e anagrafe vaccinale stanerà i trasgressori; si avranno 60 giorni per pagare e 30 per fare ricorso
Pessime notizie per un milione e mezzo di no vax ultra cinquantenni: con l’introduzione dell’obbligo vaccinale, dal primo febbraio, chi in quella fascia d’età ha scelto di non vaccinarsi o non è in regola con le dosi di vaccino rischia una sanzione di 100 euro che sarà recapitata direttamente a casa da parte dell’Agenzia delle Entrate.
I nominativi dei trasgressori verranno rilevati attraverso un controllo incrociato tra il sistema della tessera sanitaria, gestita da Sogei e la banca dati dell’anagrafe vaccinale che raccoglie i dati regione per regione. Le entrate ricavate dalle multe saranno riassegnate al Fondo emergenze nazionali.
Vediamo nel dettaglio chi rischia la sanzione e le eccezioni.
La multa, si legge nel decreto dello scorso 7 gennaio, sarà irrogata ai «soggetti che alla data del 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti con circolare del ministero della Salute; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi».{loadmoduleid 284}
Come detto non mancano le eccezioni: gli over 50 potrebbero essere esentati dall’obbligo di ricevere il vaccino e quindi non rischieranno alcuna multa «in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del ministero della Salute in materia di esenzione dalle vaccinazioni anti Sars-Cov-2».
Una volta ricevuta la multa si avranno 10 giorni per presentare un certificato medico di esenzione che sarà valutato dalla Asl; qualora quest’ultima dovesse confermare la sanzione l’Agenzia delle Entrate dovrà comunicherà l’addebito entro 180 giorni.
Se non si riterrà di presentare il certificato medico, si avranno 60 giorni di tempo per pagare oppure 30 per presentare ricorso al Giudice di pace.