Un’affollatissima piazza Cianciullo per la restituzione alla città del busto del filosofo napoletano, ed un edificio pieno di alunni ed ex alunni fino a tarda sera. Così Nocera Inferiore ha dimostrato il suo legame per lo storico liceo classico
di Francesca Fasolino
«Se il liceo Giambattista Vico chiama e voi rispondete così numerosi, vuol dire che si conferma l’importanza di questo istituto». Con queste parole, piene di orgoglio ed emozione, la preside Teresa De Caprio si è rivolta a tutti i presenti nella piccola piazza Cianciullo. Una serata veramente sentita, soprattutto se si va indietro con la memoria, si è tenuta ieri a Nocera Inferiore. La ricollocazione del busto del filosofo Giambattista Vico ha significato tanto ieri, sia per coloro che ogni mattina varcano quella soglia, che per coloro che hanno trascorso cinque anni tra quelle mura. Tra queste Manlio Torquato, che ieri ha presieduto all’evento come sindaco, ma in primis come ex alunno. «È un’emozione personale poter riconsegnare questo busto che celebra il ricordo e il valore di questa piazza – ha dichiarato il sindaco – Questo luogo rievoca la mia formazione e ciò è commovente. Un grazie a questo istituto, a quello che ha trasmesso, a quello che trasmette e a quello che continuerà a trasmettere». Presente ieri anche un altro ex alunno, il sindaco di Corbara Pietro Pentangelo: «Quanta cultura e passione sono uscite da queste mura. Ai ragazzi dico di sentirla come una cosa propria, perché si tornerà con la mente a quelle persone». Momento più bello della serata è stato quando gli alunni, con toghe e corone d’alloro, hanno fatto il loro ingresso nella piazzetta per assistere al momento clou. «Negli ultimi tempi il liceo classico viene messo in discussione – ha dichiarato ancora la preside dell’istituto- noi diciamo “Giù le mani dal liceo”. Questa è e sarà ancora la scuola che primeggerà». Contenta, la preside, della sinergia che si è creata tra alunni e insegnanti in questa occasione: «Con gli alunni ho un rapporto costante e quotidiano, e questi sono ragazzi che, al momento giusto, sanno dimostrare la loro maturità e disponibilità».
Quella di ieri è soltanto la prima di una serie di manifestazioni organizzate per celebrare i 150 anni dell’istituto Giambattista Vico. Pecca della serata sono stati gli errori nel nome e nella data di morte del filosofo: errore che, come ha dichiarato il sindaco, il Rotary provvederà a risolvere al più presto.