pillola anticovid

La cura di cinque giorni con le due compresse sarebbe efficace negli adulti che rischiano un grave peggioramento dei sintomi della malattia: non sostituirà però il vaccino

pillola anticovidBuone notizie sul fronte della lotta al Covid-19. L’Agenzia Europea per i Medicinali ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per il farmaco prodotto dalla Pfizer.

Paxlovid è il primo antivirale da somministrare per via orale raccomandato dall’Unione per il trattamento del Covid: potrà essere assunto soltanto dagli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che rischiano un peggioramento grave della malattia. Due sono i principi attivi: PF-07321332 e ritonavir in due diverse compresse; il primo agisce riducendo la capacità del virus di moltiplicarsi nell’organismo, mentre il secondo prolunga l’azione di PF-07321332, consentendogli di rimanere più a lungo nell’organismo stesso. La terapia prevedrà l’assunzione delle due pillole due volte al giorno per cinque giorni.
I dati sono piuttosto confortanti: l’analisi è stata svolta su 1039 pazienti che hanno iniziato il trattamento entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi; di questi solo 8 nel mese successivo hanno avuto la necessità di un ricovero ospedaliero superiore alle 24 ore e non c’è stato alcun decesso.
«Il profilo di sicurezza di Paxlovid è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi- ha spiegato l’Ema in una nota– tuttavia è noto che ritonavir influenzi l’azione di molti altri medicinali, dunque avvertenze e consigli sono stati inclusi nel bugiardino di Paxlovid. I benefici del medicinale sono maggiori dei suoi rischi per l’uso approvato».
{loadmoduleid 287}Paxlovid è stato sperimentato su pazienti contagiati da variante Delta ma sarebbe efficace anche nei casi di Omicron.
Secondo il farmacologo Silvio Garattini «il trattamento non sostituisce i vaccini, ma potrà essere utilizzato su pazienti ad alto rischio, come soggetti in trattamento con chemioterapia o soggetti con trapianto d’organo in trattamento con immunosoppressori».

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