L'Umidità fotografata nel giorno dell'inaugurazione del Palasport

L’Umidità fotografata nel giorno dell’inaugurazione del Palasport
Che l’argomento mi stia a cuore lo si è capito – mi pare cosa buona e giusta darlo per scontato – dalla riflessione che ha caratterizzato, poco tempo fa, l’inaugurazione del Palazzetto dello Sport di Nocera Inferiore.

Un evento cui – ahimé – il destino ha voluto impedirmi (per ragioni oggettive) di partecipare. Pur essendo quella struttura, con le sue ultratrentennali perizie, parte integrante della mia storia umana e professionale.  Almeno fino ad agosto scorso, quando …come dire? Sono cambiate le “coordinate” (anche geografiche!) della mia vita.

Alla cerimonia inaugurale ha fatto seguito un naturale sciame di aspettative.  Intanto, però, il tempo scorre. E non è ancora dato sapere chi ed in che termini si occuperà della gestione del Palazzetto. Non occorre essere addetti ai lavori per comprendere che l’operazione affidamento non è delle più semplici. Tanti gli aspiranti, tanti i papabili, validissime le credenziali di ciascuno. Vista la storia del Palazzetto di Viale San Francesco facile anche intuire come l’amministrazione comunale voglia andarci con i piedi di piombo per evitare gaffe o scivoloni. Tuttavia … il tempo passa. E si tratta di un dato per niente trascurabile, ci permettiamo di sottolineare senza ispirarci ad alcuni principio filosofico astratto, ma per un dettaglio che, proprio in sede di inaugurazione, l’impertinente, mai domo, oltremodo curioso obiettivo di una macchina fotografica ha “immortalato”. Non ci pare di sbagliare leggendo questo “scatto” come un irriverente segno di umidità, volgarmente detta “muffa”.

Senza retorica né formale né sostanziale, l’auspicio è che, sottratto alle erbacce e all’oblio negligente di un’infinita odissea giudiziaria, il Palazzetto non finisca con l’ammuffire prima ancora di essere fruito!

Pat

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