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Il nuovo farmaco promette alta efficacia utilizzando una tecnologia già in uso da anni per vari vaccini, tra cui quelli somministrati ai neonati; resta però l’incognita Omicron

novavaxSi allunga l’elenco dei vaccini contro il Covid approvati dall’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco: il nuovo arrivato si chiama Nuvaxovid ed è stato messo a punto dalla statunitense Novavax.

La Commissione Europea ha già ordinato 27 milioni di dosi che dovrebbero arrivare all’inizio del 2022 e altre 100 milioni di dosi arriveranno nel 2023. Secondo uno studio britannico il quinto vaccino a ricevere l’approvazione di Ema, dopo quello di Pfizer/BioNTech, quello di Moderna, di AstraZeneca e di Johnson & Johnson, avrebbe  un’efficacia del 96,4% contro il ceppo originario del virus, dell’86,3% contro la variante Alfa e dell’89,7% in generale; inoltre avrebbe effetti indesiderati particolarmente lievi. Il nuovo vaccino si distacca da quelli già in uso perché utilizza una tecnologia già impiegata in vaccini come quelli per l’epatite e la pertosse e in genere per i sieri inoculati normalmente nei neonati: a differenza di quelli di Pfizer e Moderna, a base di Rna messaggero e di quelli diAstraZeneca e Johnson&Johnson che sfruttano invece un adenovirus come vettore virale, utilizza “proteine ricombinanti” che possono assemblarsi fino a formare particelle simil-virali che inducono il sistema immunitario ad una risposta anticorpale.  
{loadmoduleid 284}La grossa incognita riguarda l’efficacia contro la variante Omicron destinata a diventare prevalente in Europa e non solo; a tal proposito Novavax avrebbe iniziato studi in merito e non è esclusa la possibilità di utilizzare Novaxovid come terza dose o per i paesi con scarso tasso di immunizzazione.

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