La debacle contro il Fasano pare quasi essere stata archiviata come una normale sconfitta, mentre prosegue forte e decisa la contestazione della curva sud
Non un comunicato, non un’intervista, non una lettera di scuse ai tifosi, ma solo silenzio. Quel silenzio assordante sposato dal presidente della Nocerina Paolo Maiorino dopo la sconfitta col Cerignola che rappresenta quasi una sfida ad una piazza stufa di continue mortificazioni.
La figuraccia rimediata domenica scorsa contro il Fasano pare quasi essere stata archiviata come una normale sconfitta, quando invece resterà per sempre nella storia di una società blasonata come la Nocerina. Tutto è rimasto esattamente com’era! Se si escludono le dimissioni del direttore generale Carmine Passaro e una telefonata esplorativa di Maiorino al sindaco Manlio Torquato, fatta più come mossa strategica che con le reali intenzioni di consegnargli il titolo, non è cambiato niente. Giovanni Cavallaro è regolarmente al suo posto; non si è sentito in dovere di presentare le dimissioni anche perché ha incassato la fiducia dallo zoccolo duro dello spogliatoio e non è stato esonerato da un patron che non ha la forza di tenere a libro paga due allenatori, anche perché le prossime vertenze che arriveranno alla sede di via Barbarulo non saranno certo da pochi spicci.
{loadmoduleid 287}Nel frattempo gli ultras sono sul piede di guerra: nel primo pomeriggio di oggi hanno diramato un comunicato (disponibile in versione integrale sulla nostra pagina Facebook) col quale annunciano la diserzione dalle gare casalinghe a tempo indeterminato, finchè Maiorino, Cavallaro e Bolzan resteranno in orbita Nocerina. La presenza in trasferta sarà invece garantita “per onorare il nome della città e contestare chi ha in ostaggio l’onore della Nocerina calcio”.