La posizione di Cavallaro e Bolzan è sempre a rischio, ma non sono arrivate comunicazioni di esonero o dimissioni. Ieri sera incontro tra staff tecnico, dirigenti e ultras
La clamorosa sconfitta rimediata ieri dalla Nocerina in mezzo ai trulli contro il Fasano ha lasciato scorie impossibili da digerire per i tifosi, inferociti contro società e staff tecnico non ritenuti in grado di difendere l’onore e il blasone di una piazza storica e ultracentenaria.
Ieri sera, all’uscita del casello autostradale di Castel San Giorgio, c’è stato un incontro assolutamente civile tra i reduci della figuraccia di Alberobello e un gruppo di ultras, che hanno chiesto le dimissioni di Bolzan e Cavallaro e intimato alla società di consegnare il titolo nelle mani del sindaco. Simbolica e significativa è stata la richiesta, prontamente esaudita, di consegnare le maglie rossonere e di non indossarle mai più nell’arco della stagione. I componenti della curva sud avrebbero anche deciso di disertare il “San Francesco” se Maiorino e soci resteranno ancora in sella alla società. Da via Barbarulo, intanto, non emergono notizie ufficiali o indiscrezioni. La lettere di dimissioni a firma congiunta Bolzan-Cavallaro non sarebbe stata consegnata e il patron sarebbe ancora indeciso sul futuro della guida tecnica.
{loadmoduleid 287}Domani, salvo clamorosi cambi di programma, la squadra dovrebbe riprendere gli allenamenti nel quartier generale di Angri, quasi certamente alla presenza di un nutrito gruppo di tifosi che manifesteranno il loro disprezzo per il triste andazzo che tra inibizioni, vertenze, mercato incompleto e pessime prestazioni sul campo, si sta trascinando di fatto dall’inizio della stagione. Sarà importante capire chi mancherà all’appello, se Cavallaro sarà regolarmente al suo posto alla guida del gruppo e se Maiorino avrà un confronto con la squadra. Una cosa è certa: occorre una rapida inversione di tendenza che, però, in un clima così pesante e ostile difficilmente potrà partire dagli attuali protagonisti che, loro malgrado, stanno scrivendo le pagine più tristi della storia recente della Nocerina.