Date le dimensioni dell’universo e la continua scoperta di nuovi pianeti, l’ex presidente crede che non siamo soli
di Eberardo Palmentieri
Ha sollevato un vespaio la recente partecipazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ad uno show televisivo nel corso del quale ha ammesso che, subito dopo essere diventato presidente, ha incaricato il suo staff di avviare un’indagine sull’Area 51, la base militare del Nevada, “per assicurarsi che non ci fosse nessun alieno”. Clinton si è detto anche molto interessato al caso Roswell del 1947, il sito del Nuovo Messico divenuto famoso per il presunto rinvenimento di una navicella aliena con tanto di occupanti, il cui 50° anniversario si è celebrato proprio sotto la sua presidenza.Date le dimensioni dell’universo, e la continua scoperta di nuovi pianeti, Clinton di è detto convinto che non siamo gli unici abitanti del cosmo. Anzi, si è spinto oltre: “Se fossimo già stati visitati, non ne sarei sorpreso”, ha detto Clinton. “Spero sono che non accada come nel film Indipendence Day”.
L’ex presidente ha poi illustrato i potenziali vantaggi di un’invasione aliena, prendendo a prestito le idee contenute nella pellicola del 1996: “Potrebbe essere l’unico modo per unire il nostro mondo sempre più diviso. Tutte le differenze tra le persone della Terra sembrerebbero piccola cosa se ci sentissimo minacciati da un invasore extraterrestre”.
In realtà, un pensiero del genere era già stato espresso da Ronald Regan durante un’intervento tenuto all’ONU nel 1987. Così si esprimeva l’attore-presidente: “La nostra ossessione per l’antagonismo del momento, ci fa dimenticare spesso quanto uniti devono essere tutti i membri dell’umanità. Forse abbiamo bisogno di una lezione, proveniente dall’esterno, dall’universo, che ci faccia riconoscere questo bene comune. Occasionalmente penso a come le nostre differenze planetarie potrebbero facilmente dissolversi, se dovessimo affrontare una battaglia con una forza aliena esterna a questo pianeta. E ancora mi chiedo: non esiste già una minaccia aliena sopra di noi?”
Qualcuno, subito dopo, ha tirato fuori una teoria complottistica, secondo la quale i potenti della Terra starebbero da anni preparando un finta invasione aliena, al fine da costringere l’umanità ad accettare leggi decisamente restrittive della proprie libertà e instaurare definitivamente il tanto vituperato Nuovo Ordine Mondiale. Come interpretare la aperture di Clinton? Sono le idee di un semplice cittadino che ragione sulla possibilità dell’esistenza di vita extraterrestre senziente? Oppure l’ex presidente è al corrente dell’esistenza degli extraterrestri (come tutti gli altri governi mondiali) e che quindi stanno preparando l’umanità a ricevere la storica rivelazione? O ancora, si tratta dell’ennesima strategia per instaurare il governo unico mondiale (illiberale) in nome della difesa della specie umana?