Gli Azzurri faticano ad imporre il loro gioco, ma strappano il pass per il turno successivo grazie ai cambi di Roberto Mancini
Missione compiuta per l’Italia che batte l’Austria e vola ai quarti di finale di EURO 2020, dove affronterà la vincente tra Belgio e Portogallo, in campo questa sera alle 21.
Gli Azzurri faticano ad imporre il proprio gioco e per aver ragione dell’avversario servono i tempi supplementari, dove risultano decisivi i neo entrati Chiesa e Pessina. Il gol della bandiera austriaco porta la firma di Kalajdzic.
Nel primo tempo l’Italia meriterebbe il vantaggio, ma Bachmann prima è bravo a respingere coi piedi un tiro di Barella, poi al 32’ è salvato dal palo su un siluro dai venti metri di Immobile. Nei secondi quarantacinque minuti gli austriaci vengono fuori e sfruttano una condizione fisica e atletica straripante. Al 65’ Arnautovic supera Donnarumma con un colpo di testa, ma l’arbitro annulla per fuorigioco su indicazione del VAR. Una manciata di minuti più tardi tecnologia ancora protagonista a vantaggio degli Azzurri: Pessina stende Lainer in area di rigore. Il direttore di gara non interviene, ma viene richiamato dai suoi assistenti che osservando bene la dinamica dell’azione al monitor scovano ancora una posizione irregolare. Si va ai supplementari e l’Italia passa in vantaggio dopo quattro giri di lancette: Spinazzola pesca Chiesa all’interno dell’area di rigore: lo juventino controlla, aggira un avversario e buca Bachmann con una bordata imparabile. Il gol galvanizza la nostra Nazionale, che al 15’ raddoppia con Pessina. Il centrocampista dell’Atalanta, al secondo gol nella competizione, è bravissimo a sfruttare una giocata caparbia di Acerbi e a battere l’estremo difensore austriaco con un bolide da posizione ravvicinata. Al 114’ Kalajdzic accorcia le distanze, sfruttando un errato piazzamento della difesa azzurra sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Gli ultimi sei minuti sono di pura sofferenza, ma l’Austria non riesce a sfondare la resistenza di Bonucci e compagni, che possono gioire con gli oltre 2500 tifosi giunti a Wembley.