Il presidente del Comitato del rione di via Eugenio Siciliano: «Via Matteotti è ormai una pista da corsa… altro che zona pedonale!». Chiesti provvedimenti per riportare la sicurezza tra i pedoni
di Anna Panariti
Da tempo si assiste a  spericolate scorribande di biciclette elettriche e monopattini e via Matteotti, strada limitata al traffico delle autovetture e di altri veicoli, è diventata ormai un luogo in cui i ragazzi sono liberi di svettare a velocità inaudite sui loro monopattini, e-bikes e biciclette,  incuranti della presenza delle persone che passeggiano  e dei bambini che giocano in piazza Diaz.

E monta la protesta dei cittadini che puntano il dito su tragedie sfiorate ma pur sempre latenti. Questa la ragione per cui un gruppo di cittadini, anche sui social, ha proposto un appello al  sindaco di Nocera perchè adotti ogni misura utile ad evitare che si possano verificare incidenti e che la piazza non diventi pista da corsa. Dopo il caso del cagnolino investito da un camion per la raccolta dei rifiuti a lanciare l’appello al sindaco è questa volta il referente del Comitato del Rione di via Eugenio Siciliano, Alfonso Stanzione, che definisce come sia «pericolosissimo camminare oggi all’interno delle zone pedonali» e che chiede al sindaco «non solo che venga vietato immediatamente, con una ordinanza, il transito all’interno delle isole pedonali di bici, monopattini e tutti gli altri mezzi con l’eccezione dei mezzi in servizio pubblico, ma soprattutto che si operino il controllo in tal senso».
Tuona seccamente Stanzione: «È diventato pericolosissimo per i pedoni, specie i bambini e gli anziani, camminare nelle aree pedonali con bici, monopattini e scooter elettrici che sfrecciano incuranti delle persone. Credo sia giunta l’ora che si ponga fine a questa indecente consuetudine irrispettosa delle regole che sono alla base del concetto di convivenza civile».
Eppure in una ZTL ed in un’area pedonale dovrebbe essere interdetto l’uso di questi veicoli, bisognerebbe utilizzare la massima prudenza  e procedere a “passo d’uomo” nel transito, onde evitare che si verifichino incidenti.

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