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Il governatore della Campania si difende dalle critiche che lo hanno coinvolto dopo la pubblicazione di una notizie che ha dichiarato falsa. Ufficiale l’accordo per la fornitura del vaccino Sputnik, in attesa dell’approvazione da parte di EMA

di Nello Vicidomini

de luca vincenzo 2020 2Parole al vetriolo, quelle usate dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per rispondere alla notizia diffusa qualche giorno fa relativa ad una sua operazione chirurgica effettuata in Veneto.

Ma tra i tanti argomenti toccati nella consueta trasmissione social del venerdì, sicuramente quello più interessante riguarda il contratto stipulato dalla Regione per ricevere dosi del vaccino Sputnik. Il siero però sarà utilizzabile solo in seguito all’ok di EMA e AIFA, come ha confermato il governatore: “Nei giorni scorsi dopo settimane di trattative abbiamo stipulato un contratto di fornitura con l’azienda che produce il vaccino Sputnik. Un vaccino non compreso tra i vaccini trattati dall’Unione Europa, che abbiamo inteso prenotare proprio per avere le dosi necessarie per immunizzare 4milioni e mezzo di cittadini con la doppia dose. Il contratto diventa operativo immediatamente dopo l’approvazione da parte di EMA o AIFA. Credo che questa scelta possa aprire una strada per l’Italia se la cosa va bene“. Poi De Luca è ritornato sulla notizia falsa riguardante lui, con chiare parole di disprezzo nei confronti di chi l’ha pubblicata e diffusa: “Scopriamo due, tre giorni fa una notizia totalmente infondata, costruita durante la campagna elettorale delle regionali. Cioè che il presidente della Campania è andato ad operarsi in una clinica privata in Veneto, a Peschiera del Garda, dopo aver fatto una preparazione in Basilicata, addirittura. Era probabilmente una preparazione a base di aglianico del Vulture. Ma voi pensate che in un paese serio possano essere concepite cose del genere senza mandare in galera i protagonisti di queste porcherie? Dopo mesi di notizie false, un’ultima perla. Tra l’altro in Campania abbiamo vere e proprie eccellenze sanitarie. La vita pubblica italiana è passata dal circo equestre al giardino zoologico: la quantità di beste e bestialità che possiamo ritrovare è sconvolgente. In una democrazia ognuno è libero di dire ciò che vuole, ma ne risponde. Qui non risponde nessuno di nulla“. De Luca diretta 888 x 500Il governatore ha sottolineato più volte questo crescente disordine nell’informazione, soprattutto relativa ai vaccini: “In questo caos informativo, abbiamo deciso di dare ogni giorno la comunicazione con i dati veri sulla campagna di vaccinazione, perchè a Roma non sono stati in grado di creare una piattaforma degna di questo nome. Fino a qualche giorno fa si leggeva sulla piattaforma nazionale un dato per la Campania: vaccinati nell’ambito della sanità, 179mila; vaccinati non sanitari, 199mila. Abbiamo ricevuto la segnalazione e relative polemiche. Siamo andati a rivedere i nostri dati ed erano i seguenti: personale non sanitario 33mila, personale sanitario 176mila. Vi prego di leggere i nostri dati, sicuramente veri, e non le fesserie che troviamo sui siti nazionali“. Inevitabile lo scontro con il Governo, in virtù di polemiche poco chiare sorte nei giorni scorso nei confronti delle Regioni: “Fra le cose bizzarre di questa settimana, c’è stata l’apertura di una polemica con le Regioni da parte di esponenti del Governo. Polemiche generiche, per sentito dire, vaghe. Senza fare nomi, così si fa demagogia. Forse è arrivato il momento di dire ai nostri interlocutori che quando c’è da rivolgere una critica bisogna anche dire con chiarezza a chi si rivolge questa critica e per quali motivi. Se c’è una critica vera da fare è proprio al Governo. Senza le Regioni l’Italia sarebbe andata verso il disastro. L’unico vero compito nazionale era mettere in piedi un sistema di produzione di vaccini, lo Stato non ci ha pensato. La distribuzione dei vaccini poi, un altro disastro che ci ha penalizzato fortemente. I risultati che produce la Campania per le vaccinazioni sono risultati di eccellenza, ma di eccellenza doppia, se si tiene conto che li produciamo avendo 15mila dipendenti in meno rispetto ad altre regioni con la stessa popolazione“. De Luca Vincenzo ordinanzaCapitolo vaccini agli ordini professionali: nelle ultime settimane, su indicazione del Governo, in alcune regioni si erano aperte prenotazioni per alcune categorie di professioni – avvocati, magistrati, giornalisti – salvo poi arrivare ad un dietro front dello stesso Governo che ha varato un nuovo piano per la campagna di vaccinazione prevedendo di continuare per fasce d’età: “Altra questione su cui lo Stato ha dimostrato di essere fallimentare è stato il caos legato alle vaccinazioni delle categorie. Questa confusione è stata generata da un’indicazione partita da Roma: privilegiare le categorie che fanno lavori di pubblica utilità, un’espressione così generica che si sono proposti ordini professionali, avvocati, scienziati di vario tipo. Quelli che avrebbero dovuto essere privilegiati erano in realtà gli autisti e il personale del trasporto pubblico locale, i dipendenti degli enti locali che accolgono cittadini, i dipendenti di poste e banche. Non sono stati presi in considerazione. Finalmente si è deciso di eliminare il criterio delle categorie e continuare con le fasce d’età. Si ha allora il dovere di dire con nome e cognome in quale regione un ordine professionale ha fatto le vaccinazioni prima degli over80. Nomi e cognomi, altrimenti le polemiche sono inaccettabili. Noi siamo tranquilli“.

 

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