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Dal 4 al 6 marzo l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli organizza la decima edizione del Corso di Alta Formazione sul dolore acuto e cronico
di Valentina Milite
pascale napoliUn corso di alta formazione, organizzato dall’Istituto Nazionale Tumori di Napoli che arriva alla sua decima edizione. Quest’anno in versione digitale online, causa Covid.

Tre giornate, dal 4 al 6 marzo, dedicate alle conseguenze della pandemia sul dolore cronico, con eminenti relatori da tutta Italia.
Destinatari dell’iniziativa: medici-chirurghi di tutte le discipline (quota d’iscrizione gratuita per i già soci Partenos o di 150 euro, rilasciando il corso attestato di partecipazione e 9 crediti ECM) e biologi, farmacisti, psicologi, infermieri e tecnici sanitari di radiologia medica (con partecipazione gratuita).
Iscrizioni solo online entro il 2 marzo 2021, al sito: http://www.partenos.it
Tematica del corso: “Dolore acuto e cronico: dalla ricerca alla clinica. A focus on ten years of experiences: dogma, evidence, challenges”.
A causa di stili di vita inadeguati e dell’aumento medio dell’aspettativa di vita, il dolore cronico colpisce sempre di più e sempre prima con conseguenze considerevoli sulla produttività, i rapporti sociali e la qualità di vita di chi ne soffre, provocando ad esempio ansia, depressione e disturbi a carico della sfera sessuale.
Inoltre, spiega Arturo Cuomo, direttore della Struttura Complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli e coordinatore scientifico del Corso: “Stiamo osservando che il dolore cronico può essere anche una sequela di Covid-19”.
Tremila campani che manifestano stanchezza e affanno, ma soprattutto dolori alle articolazioni, ai muscoli e al torace anche a distanza di settimane o mesi dalla diagnosi di Covid-19 e che si sommano ai circa 200 mila già con dolore cronico. In Italia a soffrirne sono circa 2 milioni, di cui almeno la metà con sintomatologia dolorosa severa o molto severa e conseguenze gravi sulla qualità globale della vita ed una forte compromissione psicologica.
“Oggi con la pandemia la sfida è doppia. Da un lato dobbiamo imparare a gestire i pazienti che hanno sviluppato dolore cronico come sequela dell’infezione, dall’altro dobbiamo riprendere a gestire correttamente i tanti malati che soprattutto nei primi mesi di pandemia hanno affrontato notevoli difficoltà di accesso alle cure” afferma Marco Cascella, dirigente medico della Struttura Complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica del Pascale.

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