A causa della mancanza di un luogo in cui allenarsi, gli atleti sono costretti da mesi ad uno stop forzato. Il presidente Ferrante: «le istituzioni intervengano per rendere agibili strutture adatte ad ospitarci»
di Danila SarnoA tenere in vita il movimento pallavolistico in Italia non è solo la serie A, ma anche e soprattutto le piccole società amatoriali che, a livello locale, dedicano tempo ed energia ad uno sport che appassiona molti. Tali organizzazioni, punto fermo per chi desidera avvicinarsi al volley, hanno bisogno più che mai del supporto delle istituzioni. È questo il grido di aiuto lanciato dalla New Volley Nocera che, dalla fine del primo lockdown, è stata l’unica realtà esistente sul territorio nocerino a non poter tornare alla propria quotidianità, fatta di allenamenti, partite e passione per lo sport.
Ciò che ha costretto a mesi di stop forzato più di 150 atleti di ogni età (tra mini-volley, giovanili, adulti e mister) non è stata solo l’emergenza Coronavirus; a essere determinante è stata principalmente l’indisponibilità di un luogo che potesse ospitarli e che potessero definire “casa”.
In effetti, da sempre ammessa ad usufruire delle palestre delle scuole locali, la società pallavolistica nocerina si è trovata, al termine della prima quarantena, di fronte ad una situazione inaspettata: i dirigenti scolastici di Nocera Inferiore e dintorni, temendo comprensibilmente di esporre gli edifici sottoposti alla loro direzione ad un maggiore rischio di contagio, hanno preferito non concederne l’uso a soggetti esterni.
A fronte di ciò, la New Volley Nocera ha dovuto chiudere i battenti, ancor prima che tutto lo sport praticato a livello minore fosse bloccato dalle nuove misure di contenimento del COVID-19 messe in atto dal governo.
A nulla sono valsi gli sforzi dei membri della società per trovare un luogo alternativo in cui svolgere la propria attività sportiva: mancano infatti sul nostro territorio strutture adeguatamente attrezzate per uno sport come il volley e le poche esistenti sono per lo più inagibili (fatta eccezione per il Palazzetto dello Sport conteso da molte associazioni). «Non è un rimprovero» ha chiarito il presidente Valeria Ferrante «ma non vogliamo essere dimenticati. Questo virus deve essere l’input per una svolta. Abbiamo bisogno di basi solide e che le istituzioni intervengano, così come già fatto per altri sport, per rendere agibili strutture adatte ad ospitarci e che non dipendano dalle scuole. Tali strutture esistono, ma risultano abbandonate e prive di manutenzione».
Grande è il rammarico anche tra gli atleti: «ci eravamo preparati al meglio» è ciò che hanno raccontato «Eravamo pronti a sanificare ambienti e palloni e ad installare distributori di gel per le mani, ma non è servito a nulla. Siamo stati comunque costretti a chiudere a causa delle nuove restrizioni. Fa molto male, ma la pallavolo insegna anche questo: mettercela tutta e perdere lo stesso, per poi trovare la forza di rialzarsi e riprovarci ancora».
Il presidente Ferrante: «a nome di tutta la New Volley Nocera auguro un buon natale e un felice 2021, con la speranza che il nuovo anno rappresenti l’inizio di una serie di cambiamenti positivi per tutti».