Il tecnico dei molossi ha parlato della bella vittoria dei suoi nella conferenza stampa post-partita in diretta su Facebook. Soddisfatto della prestazione, non si è lasciato andare però a voli pindarici in virtù della interessante situazione in classifica, spiegando la necessità di attendere almeno altre dieci partite prima di valutare l’andamento
di Nello Vicidomini
Buona la “prima” per la Nocerina, al ritorno in campo dopo quasi un mese di stop causa Covid. Prestazione eccellente dei molossi quest’oggi nel recupero contro il Nola, con un 4-0 che permette di restare nelle zone alte della classifica in attesa della vera e propria ripresa del torneo in programma domenica prossima contro il Sassari Latte Dolce.
Nella conferenza stampa post-partita, per l’occasione tenutasi online con una diretta sulla pagina Facebook “Casa Nocerina”, il tecnico dei rossoneri Giovanni Cavallaro ha risposto alle domande dei giornalisti per commentare la vittoria schiacciante dei suoi. Seconda miglior difesa e quarto miglior attacco del girone, una posizione in classifica interessante, questa Nocerina sembra proiettata per il momento verso obiettivi diversi da quelli previsti ad inizio campionato, ma Cavallaro tiene bene i piedi per terra: “L’obiettivo è sempre lo stesso, quello di migliorarci partita dopo partita. Abbiamo numeri buoni che possiamo migliorare ancora. Abbiamo fatto una partita di qualità, i ragazzi l’hanno interpretata bene, dominata dall’inizio alla fine. Dobbiamo crescere in mentalità e intensità per diventare una squadra importante. Penso che dovremmo arrivare almeno alla quindicesima partita per capire di che cosa siamo fatti, perchè è indispensabile la continuità“. Un match che è arrivato dopo ben un mese di stop a causa della positività al coronavirus di alcuni calciatori e quindi preparato con tante difficoltà e in poco tempo per recuperare la condizione adeguata: “L’unica paura che avevo oggi era sull’approccio, sulla tenuta mentale e fisica, perchè quando torni dopo tanto in un campo poi così pesante si fa dura. Mi preoccupava questo, ma una volta che l’abbiamo sbloccata tutto è diventato più facile. I ragazzi hanno fame di successo e questo è il segreto di questa squadra“. Buonissima prova per l’ultimo arrivato De Julis, ex compagno di squadra dello stesso Cavallaro, capace di dare un grande contributo alla causa: “Per caratteristiche preferisco sempre attaccanti che si muovono, di sacrificio. Ha qualità e movimento e quindi rispecchia ciò che volevo io, così come ho voluto Diakitè, Talamo e Improta per gli stessi motivi“. Alla prossima arriverà al San Francesco il Latte Dolce, compagine ben allestita e tra le migliori del girone, che nelle prime giornate ha però faticato a fare punti: “Una delle squadre più forti del campionato, anche se ha avuto una partenza così così. Oggi ha fatto un grande risultato fuori casa. Adesso iniziano ad arrivare le partite belle, li attendiamo nella nostra tana e assicuro che proveremo ad imporre il gioco fino alla fine“. Cavallaro si è espresso anche sull’assenza del pubblico, che aiuterebbe sicuramente la squadra a fare di più in un momento così delicato: “Sapete il legame che ho con questa città e so il potenziale della tifoseria. Con loro avremmo un’arma in più, ma purtroppo questa carta ce la possiamo giocare da fine gennaio se questo virus molla un pò e sarà la nostra carta vincente. Ora bisogna però fare punti anche per poter portare gente allo stadio quando sarà possibile, con il giusto entusiasmo che manca da anni“. Partita da titolare per Volzone tra i pali, a sfavore dell’altro duemila Cappa. Come ha spiegato il tecnico dei molossi, non si è trattato di una scelta tecnica vera e propria, dettata più che altro dalla condizione fisica: “Quest’anno abbiamo due portieri importanti. Chiaramente ci sono delle gerarchie, ma Cappa veniva da venti giorni di stop completo, perchè avendo avuto il Covid non si è proprio allenato. Quindi mi sembrava doveroso avere rispetto di un ragazzo che si è sempre allenato, un portiere affidabile tra l’altro, perchè più pronto fisicamente. Non appena starà meglio Cappa, se la giocheranno“. Prima di concludere, il mister ha spiegato il suo punto di vista sui protocolli da adottare per fronteggiare l’emergenza sanitaria: “Non ha senso fermarsi e non giocare per uno o due positivi, altrimenti le partite non finiscono e ci fermiamo ogni settimana. Giusta quindi la regola di stop se ci sono massimo due over e due under contagiati“.